lunedì 17 novembre 2008

"Sanità da difendere" - "Il nostro Ospedale non si tocca"

Andate qui: ecco quello che anche a Giarre sarebbe dovuto accadere l'8 novembre 2008, se si fosse svolta la manifestazione pro Ospedale! E che invece non è successo a causa di quella frettolosa e poco opportuna mossa "tattica" dell'annullamento della manifestazione a favore dell'Ospedale e contro il piano di rientro regionale che ne prevede la chiusura (o un ridimensionamento, preludio alla chiusura).
Comunque, ormai questo annullamento c'è stato, e tant'è. Inutile fermarsi a piangere sul latte versato!
Ora però, BASTA! Basta con le colpevoli perdite di tempo! Da cittadina pretendo che le istituzioni facciano gli interessi delle comunità che governano! Mi aspetto quindi, che non tentennino più e che non agevolino, di fatto, le manovre di risparmio regionali, da attuare, si sa, al troppo caro prezzo della eliminazione di strutture sanitarie indispensabili per il territorio di riferimento, come lo è senz'altro l'Ospedale S.Giovanni di Dio e S.Isidoro!
Meno male che si è rimessa nuovamente in piedi, pare, l'ipostesi di una manifestazione e si stia cercando di accorciare i tempi del tavolo di discussione! E meno male pure che qualcuno ha avuto il coraggio di chiedere direttamente ai cittadini il loro parere, promuovendo una raccolta di firme in difesa del nostro ospedale! Mi riferisco all'iniziativa di ieri del Circolo Gramsci di Riposto, che in Piazza S.Pietro si è fatta carico di questo pronunciamento!
Penso di essere stata in buona compagnia, nel mettere la firma. Come tutti, immagino, sto seguendo gli sviluppi di questa vicenda, perciò non appena avrò dell'altro su cui riflettere qui, farò un aggiornamento.
Aggiornamento del 22 novembre 2008
Premesso che ormai, dopo le mosse discutibili dei soggetti istituzionali, resto sempre con una punta di diffidenza, ci tengo a dare visibilità alle positive novità sul terreno della difesa del nostro Ospedale. E siccome il mio non è un discorso di parte, se non quella dei cittadini che ci tengono alla propria salute, ve ne cito due, apprese leggendo il giornale e girando per internet.
Una. Apprendo oggi, da notizie di stampa, di cui metto il link, che i sindaci si sono decisi nuovamente per fare la manifestazione in difesa dell'Ospedale "S.Isidoro" di Giarre: sarà il 5 dicembre 2008, con partenza alle ore 9, 30 dalla Piazza di Macchia di Giarre.
Due. Da questo sito, di cui pure metto il link, ho saputo che domani mattina ,domenica 23 novembre 2008, in piazza S.Pietro a Riposto continua la raccolta di firme organizzata dal Circolo Gramsci di Riposto per chiedere alla regione di rivedere il piano di rientro regionale che prevede il depotenziamento e poi la chiusura dell'Ospedale di Giarre.
Secondo me, in questo momento così delicato, non bisogna lasciare nulla di intentato: io la firma l'ho già messa domenica scorsa, ora, finalmente, spero di poter davvero partecipare alla manifestazione!

2 commenti:

Isidoro ha detto...

Può accadere che una ragazza incinta si senta male e vada in ospedale a Giarre, e può accadere che, invece di intervenire subito con il cesareo, venga sballottata fino a Patti. Può accadere che la ragazza, dopo il cesareo, debba rimanere intubata in terapia intensiva fino all'indomani e che il bambino, nato prematuro, corra qualche rischio di complicanze di tipo neurologico.
Qualcuno penserà che se riuscissimo a conservare l'ospedale di Giarre, la battaglia sarebbe vinta e finita. Ma, a parte, che questa battaglia (combattuta senza convinzione anche da quelli che continuano a combatterla) è lungi dall'essere vinta, a parte questo dicevo, la battaglia per una sanità migliore comincerebbe solo allora. L'Ospedale e le strutture sanitarie, pubbliche e private, non sono stipendifici, non devono essere luoghi da cui si amministra un piccolo e miserabile potere locale oppure "aziende" commerciali e questa situazione in cui la sanità è confusamente mischiata alla politica deve finire.
Vogliamo medici e infermieri, non futuri sindaci e consiglieri. Li vogliamo che guadagnino bene perché fanno i medici bene e non che guadagnino soldi e basta sulla pelle delle persone.
Isidoro

Francesca A A:una giarrese ha detto...

Un ottima riflessione, la tua, che condivido totalmente. Anzi, ti ringrazio di aver puntualizzato un aspetto, quello principale di questa faccenda, che io do per scontato per tutti e che, invece, scontato non è per nulla, specie se visto dalla prospettiva istituzionale. Mi riferisco al fatto che la “battaglia” va fatta in difesa della nostra salute, e non certo per preservare stipendi, o, peggio, privilegi e potere politico. Perché non sono le “poltrone” (di primario, o di sindaco, o di dirigente ASL, ecc…)che servono per curare la gente, o per scongiurare rischi, anche mortali, legati alla intempestività e alla inadeguatezza dei soccorsi! Una precisazione tanto più necessaria, la tua, se si riflette bene anche sui contenuti delle informazioni sulla vicenda che circolano a mezzo stampa, peraltro a volte poco chiare e spesso di parte, visto che gli articoli di cronaca del più diffuso quotidiano locale coincidono con i comunicati stampa istituzionali dei comuni. (!!) Da quello che si legge, infatti, sembra quasi che la preoccupazione principale dei protagonisti istituzionali ed aziendali, nonché dei partiti, sia più il mantenimento di consensi e posizioni acquisite ed il discredito degli avversari, che il procedere compatti verso l’obiettivo comune (non può che essere tale) dell’esistenza di un ospedale efficiente a Giarre. Un obiettivo che, ci tengo a sottolinearlo anch’io, ha nel salvataggio del locale presidio ospedaliero solo l’inizio di un percorso più ampio che deve portare ad investire in mezzi, persone e strutture in grado di garantire sul serio la salute dei cittadini del distretto di Giarre.