martedì 7 ottobre 2008

Ma Brunetta è passato da Giarre e Riposto?

Il ministro Brunetta è certamente uno degli uomini di cui, in questo momento, si discute di più in Italia. Da una parte é molto odiato dai pubblici dipendenti che colgono nelle sue dichiarazioni e nei suoi provvedimenti l'aspetto manifestamente denigratorio e lo percepiscono come un ometto tutto intento alla caccia al capro espiatorio, dall'altra è visto come il vendicatore dei cittadini angariati dagli statali fannulloni. Tuttavia, da dipendende statale, devo dire che, secondo me, era ora che si discutesse, magari con toni diversi, di un improcrastinabile recupero di efficienza nella pubblica amministrazione.
Sono andato sul sito http://www.nonsolofannulloni.forumpa.it/ che fa capo al ministero diretto da Brunetta, mi sono fatto un giro e mi sono imbattuto nella sezione "Cento e più storie" .
Pur essendo un dipendente pubblico non mi sognerei mai di fare una difesa d'ufficio della mia categoria. Per me tutto quello che mi circonda durante le giornate di lavoro è completamente inadeguato ai cambiamenti avvenuti nella società e ancora lontano dallo sfruttare appieno le potenzialità dei sistemi informatici moderni. D'altro canto, nel corso di questi quasi otto anni di lavoro per lo Stato, mi sono convinto di tre cose: 1) miglioramenti significativi possono essere fatti subito e senza grandissime innovazioni a livello legislativo e regolamentare e soprattutto anche senza grandi spese. 2.) I miglioramenti vanno fatti con l'ausilio dei dirigenti e dei gregari appartenenti all'amministrazione, che conoscono bene la situazione dei loro uffici e che possono avere le idee giuste per rendere l'azione della pubblica amministrazione più celere, efficace, efficiente, economica e soddisfacente per i cittadini. D'altra parte l'esperienza insegna che le riforme calate dall'alto e senza tener conto della pratica fattibilità difficilmente raggiungono i loro scopi . 3. I miglioramenti devono essere misurabili in termini economici, temporali (rapidità dei procedimenti) e di soddisfazione del cittadino. Forse qualche criterio mi sfugge ma quello che voglio dire è che in mancanza di un elemento obiettivo di quantificazione del miglioramento, il sospetto del "progetto-bufala-facciamolo per mangiarci un po' di soldi e fare lavorare qualche amico consulente" c'è sempre.

Insomma eccovi le cento e più storie nella sezione relativa ai comuni. Spero che i nostri amministratori siano al corrente della possibilità di accedere ai progetti forniti dalla Funzione Pubblica e che non si vergognino di copiare le cose buone fatte altrove. Tra l'altro tra i casi selezionati ho trovato anche quello del Comune di Biancavilla. Ora non voglio togliere nulla al merito degli amici di Biancavilla, ma se ci riescono loro perchè non i comuni di Giarre e Riposto?
Mi sono fatto l'idea che gli enti pubblici del futuro non potranno più permettersi di pesare più di tanto sui contribuenti e, allo stesso tempo, devono recuperare in efficienza, efficacia e rapidità e capacità di adattarsi ai mutamenti intervenuti.
Un appello ai colleghi pubblici dipendenti, specie quelli comunali, visto che l'ambito di questo blog vuole essere locale: se qualcuno di voi mi legge, rendiamoci conto che i tempi sono cambiati, osserviamo quello che sta succedendo nel mondo: non possiamo più permetterci di essere zavorra per la società
!
Un saluto a tutti

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