domenica 26 ottobre 2008

Giarre-Riposto: una realtà in due (repost)

Questo post, che riporto qui sotto, lo avevo scritto a luglio, poco dopo gli inizi., quando quasi nessuno conosceva ancora il blog. Ora che non ci sentiamo più tanto soli :-), mi è venuto in mente di riproporlo. Chissà se appassiona pure voi l'argomento! Mi piacerebbe sapere come la pensate! Ma non fraintendetemi: non c'è nessun nuovo orizzonte su questo versante..E' solo per avere un idea "aggiornata" su questo argomento che sembra quasi un tabù..
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Giarre e Risposto distano molto meno del trattino che c'è tra loro nel nome di questo blog. Anzi, non distano affatto: sono un'unico agglomerato urbano. Chi vede da lontano, o dall'alto, questo centro, o anche chi viene da fuori zona, di sicuro stenta a credere che si tratti di due comuni distinti e separati. Solo noi che ci abitiamo lo sappiamo bene, e non la consideriamo una cosa strana.
In passato c'è stata tanta rivalità, quel campanilismo tipico delle piccole realtà di provincia. Ma c'è stato anche un periodo in cui sono stati uniti in un unico paese, Giarre-Riposto, esistito dal 1939 al 1945 e rinominato Jonia nel 1942 per volere, e per imperio, del fascismo. I nati in quegli anni indicano nelle loro generalità il nome di un paese che non esiste più, ma che c'è ancora - eccome se c'è! - vivo, molto vivo, ma soltanto diviso in due municipalità.
Personalmente sono tra coloro che non vedono ragioni perchè Giarre e Riposto debbano restare divisi. Per me sono un tutto-unico, sia geograficamente, che culturalmente. Lo so anch'io che tradizionalmente si tende ad identificare Giarre come un paese di terra e Riposto come un paese di mare, e, per conseguenza, i giarresi come persone attaccate alla terra ed a ciò che produce, ed anche tradizionalisti, ed i ripostesi aperti, protesi verso il mare, e i commerci che vi si svolgono, e pure più "aperti" di mentalità. Ma tutto ciò, a mio vedere, appartiene al passato. Non vedo, oggi, grandi differenze tra i due centri, entrambi dediti al commercio, ed alle attività impiegatizie, e, sommati insieme, polo di istruzione secondaria per tutto l'hinterland, con la presenza di scuole superiori di ogni tipo nel territorio dei due comuni. E quanto alla mentalità vi vedo quella conservatrice prevalere, in entrambi i paesi, su quella più "progressista". Insomma, considerato tutto, secondo me Giarre e Riposto uniti costituirebbero una realtà socio-ecomica molto più forte e potrebbero "contare" di più nella provincia di Catania, e nel versante ionico in particolare. Queste, però, sono solo idee mie e, quand'anche fossero condivise da tanti, si scontrerebbero sicuramente con la logica delle spartizioni di "poltrone" e della gestione dei centri di potere, che preferiscono la frammentazione piuttosto che concepire una contrazione consistente che lascerebbe in tanti senza "potere" (sia pur piccolo, e "basso", aggiungo io..). Peraltro si sa che in un accordo c'è sempre chi cede e chi si avvantaggia di più. Mi rendo conto dunque che non sarebbe facile trovare un equo criterio di ripartizione delle perdite e dei guadagni..Non sarebbe facile, certo...Ma nemmeno impossibile. Se ce ne fosse la volontà, una simile unione si potrebbe fare senz'altro.
Ora, dal momento che l'argomento Giarre-Riposto ed un loro possibile accorpamento in un unico comune mi appassiona molto, mi sono divertita ad indagare un pò in giro, per sapere cosa ne pensano gli altri. Così ho chiesto ad un gruppetto di parenti e amici giarresi e ripostesi di varie età e mi sono fatta una piccola, "casereccia" indagine sul tema, da prendere per quella che è, un semplice esempio, senza alcuna pretesa di rappresentatività dell'"universo" dei giarresi e ripostesi.
Sostanzialmente ho rilevato che la maggioranza dei miei interpellati non vede di buon occhio l'ipotesi dell'unione in un unico minicipio. I due anziani, una ultra settantenne e l'altro quasi novantenne, a cui ho chiesto (entrambi residenti a Giarre, ed entrambi, in passato a Ionia, ed uno dei due, nato e vissuto nell'infanzia a Riposto) mi hanno detto che secondo loro ci sono troppi interessi contrapposti, tra i due Comuni, e che, alla fin fine, è meglio che siano e che restino divisi, per evitare eccessive "litigiosità". Del resto, loro si ricordano di Ionia come di una realtà forzata, dove Giarre prevaleva su Riposto, alimentando un diffuso malcontento. Una quarantenne, residente a Riposto dalla nascita, mi ha detto che secondo lei i due paesi sono divisi solo perchè così ci sono più poltrone da dividere e si possono "accontentare" più persone, ma che per lei è indifferente che il comune sia unico, o siano due. Un cinquantenne, nato e vissuto a Riposto, ma residente da tanti anni a Giarre, mi ha detto che secondo lui è giusto che siano due comuni distinti. Perchè, se si unissero, mi ha detto, prevarrebbe Giarre, e questo sarebbe un danno per tutti, giarresi e ripostesi, ma soprattutto per i ripostesi, dato che negli ultimi decenni Giarre ha avuto, a suo avviso, amministrazioni comunali peggiori di quelle di Riposto. Quest'ultimo, inoltre, perderebbe quella notorietà e quella possibilità di riscatto e sviluppo che il porto turistico gli possono dare. Ho chiesto infine anche ad un adolescente di 14 anni. Saranno gli adolescenti di oggi, del resto, la futura popolazione attiva di questi Comuni. Ebbene, l'adolescente, d'istintto, mi ha risposto che preferirebbe che Giarre e Riposto fossero un unico Comune, tanto, per lui, è un "unico posto". Poi però ci ha riflettuto su, e mi ha detto che probabilmente la gestione di un comune più grande sarebbe più difficile e quindi che, dopo tutto, si, è meglio che restino divisi.


Che dire, in conclusione? Mah! Che forse siamo un pò tutti abitudinari e che i cambiamenti spaventano sempre (Cu cancia a vecchia ppa nova, mali ssa ttrova, direbbero i nostri nonni) Inoltre, noi possiamo parlare qui quanto vogliamo, e appassionarci a Giarre-Riposto, ma, di sicuro, almeno per il momento, non si profila affatto (purtroppo, dico io) all'orizzonte nessuna ipotesi di unione. Giarre resterà il paese di terra e Riposto quello di mare. Ed io, che sono giarrese, ma mi sento di mare, continuerò a concepiermi abitante di entrambi i comuni. :-) E non temerò, come pare accadesse ai giarresi dei primi del secolo scorso, di vedermi sottratti i vestiti dai ripostesi, mentre sono in acqua, a mare, a fare il bagno :-).


(Preciso che quest'ultima diceria, diffusa a Giarre tanti decenni fa, me l'ha raccontata il quasi novantenne giarrese, ridendo e credendoci poco egli stesso)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, sono un giarrese anche io e sono pure appassionato di mare.... quindi condivido i tuoi pensieri.
Si, ai due comuni uniti in un'unica forza politica.

Francesca A A:una giarrese ha detto...

Oh, un commento in questo post! Anonimo, ma c'è! :-)Stavo cominciando a pensare che fosse davvero un tabù, per noi, parlare di questa realtà unica, ma divisa in due comuni!
Dunque, intanto ti ringrazio, caro anonimo delle 17,31, perchè hai espresso la tua opinione qui. E poi ti dico che mi fa ancora più piacere perchè condividi quello che penso io su Giarre e su Riposto. Si, potrebbero ben essere un solo paese, grande e che conta di più! E magari per motivi più ampi dello stesso grande mare che ci appassiona, non credi? :-)