martedì 29 luglio 2008

Incroci pericolosi *



Riposto - Incrocio tra Via Pier Santi Mattarella e Via Pio La Torre (vicino scuola media Pirandello) e tra Via Francesco Scrofina (ex Strada 34) e Via Pier Santi Mattarella






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Incrocio tra Corso Europa e Corso Lombardia (Giarre)

























Secondo me questi tre incroci, due di Riposto e l'altro di Giarre, sono pericolosi e ci starebbe bene una rotonda grande, del tipo di quelle che ci sono a Catania, nella circumvallazione e a Ognina.
Sono convinta che una rotonda disciplinerebbe il traffico meglio in questi due incroci, diminuendo anche la probabilità che si verifichino incidenti. Si tratta in entrambi i casi di incroci tra due strade a doppio senso di circolazione e anche molto ampie e trafficate. Succede perciò spesso di ritrovarsi ad aver già impegnato una corsia (perchè si poteva, non sopraggiungeva nessuno), ma di dover attendere poi in mezzo alla stradaperchè l'altra corsia, quella dell'altro senso di marcia, nel frattempo si è occupata :-( , rischiando peraltro di scontrarsi se viene la tentazione di non "cedere". Una rotonda, invece, impedirebbe, o renderebbe molto remota, l'eventualità di passare insieme e dunque di scontrarsi, "costringendo" ad incanalarsi nelle corsie giuste ad uno alla volta.
E voi che ne dite?

P.S. Mi scuso per le immagini scure. Il fatto è che le foto le ho scattate quando ho avuto un attimo di tempo, e cioè quando il sole era già tramontato :-).

* Ho aggiornato il post oggi, 30 luglio 2008, aggiungendo una foto e un incrocio, (sempre in Via P.Santi Mattarella a Riposto), nonchè una frase nel testo (sul tipo di rotonde che ho in mente)

Aggiornamento del 3 settembre 2008
Da notizie di stampa, del 30 agosto 2008, riportate nel blog di Saro Cerra, apprendo con piacere che il Comune di Riposto ha previsto l'attuazione di una rotatoria nell'incrocio tra Via Pier Santi Mattarella e Via Scrofina. BENE! Adesso mi auguro che l'impegno venga rispettato entro i tempi previsti! Chè non si può certo aspettare che accadano altri incidenti per provvedere!
Aggiornamento del 22 novembre 2008
Dal blog di Saro Cerra, apprendo di un ennesimo grave incidente a Riposto al famoso incrocio di Via P.Santi Mattarella..Mentre ancora non si profila all'orizzonte un impegno concreto per iniziare i lavori di realizzazione della rotatoria..

lunedì 28 luglio 2008

I commenti su questo blog

Qualcuno mi potrebbe dire che dovrei essere contento del fatto che qualcuno commenta su questo blog e che dei commenti anonimi e privi di saluti siano meglio di niente. Io onestamente non la penso così: una cosa è che un progetto non riesca a funzionare come lo si era pensato, un'altra è che si snaturi in qualcosa di diverso.
Noi italiani (e noi giarresi e ripostesi non facciamo eccezione in questo senso) tendiamo a dividerci come se stessimo facendo del tifo calcistico, dimenticandoci della differenza fondamentale che vi è tra fatti e opinioni, tra idee fondate sulla conoscenza delle cose e semplici prese di posizione basate sulla simpatia o sull'antipatia del momento.
Ho deciso che questo non mi sta bene.
Per il momento continuerò a pubblicare i commenti completamente anonimi. Tuttavia ci tengo a precisare che non li gradisco. Internet, infatti, è una realtà virtuale ma questo non significa che si possa fare a meno dei segni identificativi della persona. Non ci tengo a conoscere il nome il cognome la data di nascita la via l'indirizzo e il titolo di studio degli interlocutori, ma le iniziali, un nick, un account google o di altro fornitore di servizi, danno il senso del dialogo e del dibattito tra persone, aiutano a riconoscersi la prossima volta che ci si incontra, responsabilizzano chi scrive (anche e soprattutto sul piano dei contenuti).
Bene per ora basta. Spero che questo mio appello venga raccolto. E spero che qualcuno si faccia avanti per scrivere dei nuovi post sulla nostra realtà territoriale: ovviamente il blog è aperto a tutti e come avete visto, l'amica "una giarrese" scrive qui con un proprio account e senza dover chiedere il permesso a chicchessia. Avviso comunque che condizione essenziale, nel caso che si voglia scrivere direttamente con il proprio account, è che l'identità personale venga conosciuta almeno dagli amministratori del blog (cioè, per il momento da me :-)
Un caro saluto a tutti
Isidoro

venerdì 25 luglio 2008

Emergenza estiva incendi

Ogni anno in estate vanno
in fumo ettari di territorio boschivo in Italia. Dal 1° gennai
o 2007 al 14 ottobre 2007 ci sono stati ben 9.318 incendi boschivi, con un aumento del 70% rispetto al numero di incendi dell'anno precedente. La Sicilia, in particolare, è tra le prime regioni come numero di incendi e superfici soggette a fuoco. Nello stesso periodo suriportato si sono verificati ben 540 incendi, nella nostra regione, con 4.253 ettari di superficie boscata pecorsa dal fuoco. (dati presi dal sito del corpo forestale dello stato) Il problema incendi boschivi ci riguarda tutti. La conservazione dei boschi, dei parchi naturali e degli alberi in generale, è infatti fondamentale per il mantenimento degli equilibri naurali, dunque per la salute del nostro pianeta, dunque per noi, per la nostra salute personale. Per questo è di primaria importanza realizzare una efficace prevenzione degli incendi boschivi, unità ad una partecipazione attiva della gente, sia in termini di convincimento, che in termini di azioni concrete. Noi, abitanti ai piedi dell'Etna, ogni estate assistiamo ad un susseguirsi di incendi che arrecano danni al nostro territorio già depauperato di verde e di boschi, e perciò sempre più a rischio, in primo luogo di frane e smottamenti.
Allora io penso che, senza aspettarci le cose "dall'alto", da normali cittadini, qualcosa la possiamo già fare. Ad esempio quando siamo nei boschi (e in estate è facile che ci si vada per un bel picnic sull'Etna) possiamo mettere in atto quelle nor
me di cautela e prudenza che si raccomandano in questi casi per evitare lo sviluppo di incendi. Ed anche non essere di intralcio nel caso ci si trovi nelle vicinanze di un incendio in corso. Anzi, a questo proposito è bene rendersi utili, per quello che si può, e dare le informazioni nel modo più corretto possibile alle guardie forestali o ai vigili del fuoco in modo da agevolare le operazioni di spegnimento. Vi riporto di seguito le cautele da osservare nei boschi e dopo anche le norme da osservare in caso di incendio boschivo in atto. Magari non sono novità, ma son cose che è bene ricordare.
Norme comportamentali nei boschi e in aree a rischio di incend
io:
- Non gettare mai fiammiferi accesi o cicche. Il minimo colpo di vento può far propagare il fuoco dall'erba secca a tutto il bosco.

- Nei periodi di massima pericolosità, come l'estate, è vietato fumare nei boschi.

-I fuochi nei picnic e nei campeggi possono essere accesi solo nelle aree attrezzate e comunque lontano dagli alberi e cespugli (almeno 100 metri, che diventano 200 se è stato dichiarato lo stato di grave pericolosità). Spegnere il fuoco prima di andare via. Quando il tempo è molto asciutto e soffia molto vento, evitare assolutamente di accendere fuochi.

- Gli agricoltori che bruciano le stoppie e altri residui vegetali, devono anch'essi attenersi alle distanze dagli alberi sopra indicate, isolare il terreno con una scia arata che faciliti l'arresto del fuoco, e fermarsi sul posto fino al totale spegnimento.

- I falò e i fuochi artificiali devono essere evitati nella stagione degli incendi,e comunque accesi prendendo tutte le precauzioni necessarie (vedi sopra) ad evitare incendi.

- Non abbandonare rifiuti nei boschi, soprattutto carta e plastica, che sono facilmente infiammabili e gettarli negli appositi contenitori, o, meglio, portarseli via.

- Attorno alle abitazioni e ai fabbricati esposti ad incendi, nelle zone a clima caldo e arido (come la nostra) è bene pulire il terreno da rovi e altra vegetazione facilmente infiammabile, almeno per il raggio di una decina di metri. Ed avere sempre acqua a disposizione, sia per mantenere verde l'erba,e non renderla infiammabile, sia per spegnere eventualmente il fuoco. (Per queste norme, ho preso da queste quattro pagine in formato pdf, che vi linko)

Cosa fare in caso di incendio.
Oltre che, ovviamente, chiamare il 1515 (del Corpo forestale dello Stato) ecco le norme da seguire.

- Se è un principio di incendio, tentare di spegnerlo. Ma solo se si è certi di una via di fuga, tenendo le spalle al vento e battendo le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle.

- Non sostare nei luoghi sovrastanti l'incendio e in zone verso cui soffia il vento.

- Non attraversare la strada invasa dal fumo o dalle fiamme.

- Non parcheggiare lungo la strada per guardare l'incendio: non è uno spettacolo!

- Se la strada è chiusa, non accodarsi e tornare indietro.

- Stendersi a terra dove non c'è vegetazione incendiabile e cospargersi di acqua, o coprirsi di terra.

- Prepararsi all'arrivo del fumo respirando con un panno bagnato alla bocca.

- Se si è in spiaggia (spesso i boschi sono vicini al mare) raggrupparsi sull'arenile e immergersi in acqua, senza tentare di recuperare oggetti (auto, moto, stereo, zaino, ecc..).La vita vale molto di più!

- Non abbandonare la casa se non si è certi di una via di fuga aperta. Segnalare la propria presenza.

- Sigillare con nastro adesivo e panni bagnati porte e finestre, in modo da non far penetrare il fumo e le fiamme.

- Non abbandonare l'automobile, chiudere i finestrini e il sistema di ventilazione. Segnalare la propria presenza con il clacson e con i fari.(per maggiori dettagli, potete veder questo sito che vi linko, da cui io ho attinto queste regole)

Infine, vi segnalo la campagna di prevenzione incendi boschivi 2008 (vedere la pagina del sito del governo), che prevede l'organizzazionbe di campi scuola in tutta Italia durante questo periodo estivo, rivolti agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Non sono previsti campi in provincia di Catania, ma come potete vedere dalla mappa, in formato pdf che vi linko qui, ve ne sono tanti in Sicilia, e nelle vicine province di Siracusa ed Enna.

lunedì 21 luglio 2008

Donare sangue

[Pubblico di nuovo il post, segnalando che il 25/07/2008 sarà effettuata una raccolta straordinaria]

Credo che la donazione di sangue sia una delle cose più belle che si possono fare nella vita: non dai l'obolo, doni un tessuto vivo, una cosa che ti appartiene molto di più di una camicia, di un pantalone o di un euro.

Per maggiori informazioni circa le donazioni sulla zona di Giarre Riposto rimando al sito:


Da tale sito risulta che le prossime donazioni a Giarre saranno:


25/07/2008
Raccolta straordinaria
Centro

03/08/2008

Luogo: CENTRO FISSO OSPEDALE

23/08/2008
Luogo: CENTRO FISSO OSPEDALE

Io ci sono stato e ti assicuro che offrono anche un'ottima colazione :-)

Penso che ci sia molta gente che in questo momento ha bisogno della tua generosità.
A nome di queste persone, ti ringrazio con tutto il cuore.
Isidoro Bonaventura

sabato 19 luglio 2008

Piane Crati: un esempio di virtù nella pratica della raccolta differenziata

Copio l'articolo apparso su "La Repubblica" online e che trovate a questo link:

COSENZA - Non ci sono più cassonetti a Piane Crati, il Comune li ha eliminati da un anno. Non servivano più, erano antiestetici e poco igienici. Ora i rifiuti vengono ritirati direttamente a casa, con il porta a porta. Tanti piccoli contenitori, pieni di materiali rigorosamente selezionati. Riciclano tutto i pianesi, il 93% dell'immondizia è destinato a nuova vita. Carta, vetro, plastica, alluminio, metalli vari e rifiuti speciali, come le batterie, vengono inviati a centri specializzati. Poco, pochissimo, finisce in discarica.

Tanto che il 10 luglio prossimo, Michele Ambrogio, sindaco del piccolo centro (meno di duemila abitanti) alle porte di Cosenza, riceverà a Roma il premio "Riciclone 2008". Un riconoscimento nazionale ideato da Legambiente nel 1994 e patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, che ogni anno seleziona l'ente locale che ha ottenuto il risultato migliore nella gestione dei rifiuti. La giuria, composta da esperti e aziende del settore, valuta una serie di parametri indicativi della sensibilità delle amministrazioni comunali. Le raccolte differenziate avviate a riciclaggio, ma anche gli acquisti di beni, opere e servizi, che abbiano valorizzato i materiali recuperati. Dati ricevuti dai comuni, ma verificati sul posto con i tecnici, i circoli ambientalisti territoriali, gli osservatori regionali e le Arpa regionali.

E' ovviamente soddisfatto il sindaco Ambrogio: "Un premio così importante dimostra che anche da un piccolissimo comune della Calabria e del Mezzogiorno possono giungere segnali positivi in materia di cultura ambientale".

Risultato "straordinario", per Legambiente nazionale, ma non semplice da raggiungere. A Piane Crati ci hanno lavorato per anni. Iniziando dalle scuole e promuovendo una fitta campagna d'informazione. "I bambini - spiega Ambrogio - sono stati fondamentali, il motore che l'amministrazione ha trovato all'interno delle famiglie". Poi sono arrivati anche i risultati economici, che non sono cosa da poco e che dimostrano come riciclare "oltre ad essere un atto di educazione civica, sia anche conveniente".

Fino a pochi anni addietro l'amministrazione portava in discarica oltre 40 tonnellate di spazzatura al mese per un costo che si aggirava intorno ai duemila euro, negli ultimi tempi invece i volumi si sono ridotti a meno di due tonnellate e il paese versa dai 12 ai 15 euro mensili. Spiega il sindaco: "I miei concittadini, hanno capito la lezione di Napoli e della Campania e intuito come attraverso una politica attenta e virtuosa della raccolta differenziata si possa arrivare a risparmiare fino al 20% delle tasse sui rifiuti".

E poi c'è la comodità, niente più sacchetti maleodoranti accumulati per strada, tutto viene ritirato a domicilio. E per le emergenze ci sono sempre le isole. Tre aree nelle quali è possibile lasciare i rifiuti che eccezionalmente vengono prodotti o che non possono restare in casa per più di un giorno.

Ora a Piane Crati si guarda al futuro, imparata la lezione del riciclaggio Ambrogio punta a far diminuire anche la quantità degli "scarti". "Il prossimo passaggio, che peraltro già sta dando buoni risultati in Toscana ed in Emilia, è quello di far pagare la tassa dei rifiuti sulla produzione reale. Per ora l'imposta è calcolata sui metri quadrati delle abitazioni, ma noi vogliamo iniziare a ragionare sulla quantità". Insomma meno sporchi, meno spendi.

(2 luglio 2008)

Due piccoli commenti:
- Noi meridionali sembriamo avere la vocazione dell'autolesionismo. Invece possiamo fare molto ma molto di più e non aggiungo altro.
- I bambini possono essere veramente il motore del rinnovamento, come dice il sindaco di Piane Crati (di cui non conosco il colore politico e non me ne importa nemmeno nulla.

venerdì 18 luglio 2008

Guida sicura


Comincia oggi la campagna "Guido con prudenza 2008", promossa dalla ANIA Fondazione per la sicurezza stradale, la SILB ,associazione italiana locali da ballo, e dalla Polizia Strdale.


La guida in stato di ebbrezza è una delle principali cause di incidenti stradali in Italia, per il 30%. E gli incidenti stradali spesso sono causa di menomazioni permanenti, specie tra i giovani, o addirittura di morte.


In estate ci si sposta di più. I ragazzi "migrano" verso le grandi discoteche dei luoghi di vacanza balneari. Dunque penso che questa campagna possa interessare molti giovani, anche del nostro circondario, come tutti ovviamente.


Vi metto link della ANIA, dove potrete leggere i dettagli della campgna promossa, oltre che trovare altri link utili.


Purtroppo non ci sono discoteche dellla Sicilia tra quelle che hanno aderito all'iniziativa. Peccato! perchè la campagna prevede biglietti gratis a chi viene trovato sobrio ai controlli, e la designazione di un "Bob" per ogni gruppo che entra in discoteca, che garantisca di guidare sobrio al ritorno, portando gli amici, e sé stesso, sani e salvi a casa. Comunque, tra i locali aderenti, ci sono alcune discoteche calabresi, e proprio della zona jonica.


Buon divertmento! Col gomito basso! ;-)

lunedì 14 luglio 2008

Giarre-Riposto: una realtà in due

Giarre e Risposto distano molto meno del trattino che c'è tra loro nel nome di questo blog. Anzi, non distano affatto: sono un'unico agglomerato urbano. Chi vede da lontano, o dall'alto, questo centro, o anche chi viene da fuori zona, di sicuro stenta a credere che si tratti di due comuni distinti e separati. Solo noi che ci abitiamo lo sappiamo bene, e non la consideriamo una cosa strana.
In passato c'è stata tanta rivalità, quel campanilismo tipico delle piccole realtà di provincia. Ma c'è stato anche un periodo in cui sono stati uniti in un unico paese, Giarre-Riposto, esistito dal 1939 al 1945 e rinominato Jonia nel 1942 per volere, e per imperio, del fascismo. I nati in quegli anni indicano nelle loro generalità il nome di un paese che non esiste più, ma che c'è ancora - eccome se c'è! - vivo, molto vivo, ma soltanto diviso in due municipalità.
Personalmente sono tra coloro che non vedono ragioni perchè Giarre e Riposto debbano restare divisi. Per me sono un tutto-unico, sia geograficamente, che culturalmente. Lo so anch'io che tradizionalmente si tende ad identificare Giarre come un paese di terra e Riposto come un paese di mare, e, per conseguenza, i giarresi come persone attaccate alla terra ed a ciò che produce, ed anche tradizionalisti, ed i ripostesi aperti, protesi verso il mare, e i commerci che vi si svolgono, e pure più "aperti" di mentalità. Ma tutto ciò, a mio vedere, appartiene al passato. Non vedo, oggi, grandi differenze tra i due centri, entrambi dediti al commercio, ed alle attività impiegatizie, e, sommati insieme, polo di istruzione secondaria per tutto l'hinterland, con la presenza di scuole superiori di ogni tipo nel territorio dei due comuni. E quanto alla mentalità vi vedo quella conservatrice prevalere, in entrambi i paesi, su quella più "progressista". Insomma, considerato tutto, secondo me Giarre e Riposto uniti costituirebbero una realtà socio-ecomica molto più forte e potrebbero "contare" di più nella provincia di Catania, e nel versante ionico in particolare. Queste, però, sono solo idee mie e, quand'anche fossero condivise da tanti, si scontrerebbero sicuramente con la logica delle spartizioni di "poltrone" e della gestione dei centri di potere, che preferiscono la frammentazione piuttosto che concepire una contrazione consistente che lascerebbe in tanti senza "potere" (sia pur piccolo, e "basso", aggiungo io..). Peraltro si sa che in un accordo c'è sempre chi cede e chi si avvantaggia di più. Mi rendo conto dunque che non sarebbe facile trovare un equo criterio di ripartizione delle perdite e dei guadagni..Non sarebbe facile, certo...Ma nemmeno impossibile. Se ce ne fosse la volontà, una simile unione si potrebbe fare senz'altro.
Ora, dal momento che l'argomento Giarre-Riposto ed un loro possibile accorpamento in un unico comune mi appassiona molto, mi sono divertita ad indagare un pò in giro, per sapere cosa ne pensano gli altri. Così ho chiesto ad un gruppetto di parenti e amici giarresi e ripostesi di varie età e mi sono fatta una piccola, "casereccia" indagine sul tema, da prendere per quella che è, un semplice esempio, senza alcuna pretesa di rappresentatività dell'"universo" dei giarresi e ripostesi.
Sostanzialmente ho rilevato che la maggioranza dei miei interpellati non vede di buon occhio l'ipotesi dell'unione in un unico minicipio. I due anziani, una ultra settantenne e l'altro quasi novantenne, a cui ho chiesto (entrambi residenti a Giarre, ed entrambi, in passato a Ionia, ed uno dei due, nato e vissuto nell'infanzia a Riposto) mi hanno detto che secondo loro ci sono troppi interessi contrapposti, tra i due Comuni, e che, alla fin fine, è meglio che siano e che restino divisi, per evitare eccessive "litigiosità". Del resto, loro si ricordano di Ionia come di una realtà forzata, dove Giarre prevaleva su Riposto, alimentando un diffuso malcontento. Una quarantenne, residente a Riposto dalla nascita, mi ha detto che secondo lei i due paesi sono divisi solo perchè così ci sono più poltrone da dividere e si possono "accontentare" più persone, ma che per lei è indifferente che il comune sia unico, o siano due. Un cinquantenne, nato e vissuto a Riposto, ma residente da tanti anni a Giarre, mi ha detto che secondo lui è giusto che siano due comuni distinti. Perchè, se si unissero, mi ha detto, prevarrebbe Giarre, e questo sarebbe un danno per tutti, giarresi e ripostesi, ma soprattutto per i ripostesi, dato che negli ultimi decenni Giarre ha avuto, a suo avviso, amministrazioni comunali peggiori di quelle di Riposto. Quest'ultimo, inoltre, perderebbe quella notorietà e quella possibilità di riscatto e sviluppo che il porto turistico gli possono dare. Ho chiesto infine anche ad un adolescente di 14 anni. Saranno gli adolescenti di oggi, del resto, la futura popolazione attiva di questi Comuni. Ebbene, l'adolescente, d'istintto, mi ha risposto che preferirebbe che Giarre e Riposto fossero un unico Comune, tanto, per lui, è un "unico posto". Poi però ci ha riflettuto su, e mi ha detto che probabilmente la gestione di un comune più grande sarebbe più difficile e quindi che, dopo tutto, si, è meglio che restino divisi.


Che dire, in conclusione? Mah! Che forse siamo un pò tutti abitudinari e che i cambiamenti spaventano sempre (Cu cancia a vecchia ppa nova, mali ssa ttrova, direbbero i nostri nonni) Inoltre, noi possiamo parlare qui quanto vogliamo, e appassionarci a Giarre-Riposto, ma, di sicuro, almeno per il momento, non si profila affatto (purtroppo, dico io) all'orizzonte nessuna ipotesi di unione. Giarre resterà il paese di terra e Riposto quello di mare. Ed io, che sono giarrese, ma mi sento di mare, continuerò a concepiermi abitante di entrambi i comuni. :-) E non temerò, come pare accadesse ai giarresi dei primi del secolo scorso, di vedermi sottratti i vestiti dai ripostesi, mentre sono in acqua, a mare, a fare il bagno :-).


(Preciso che quest'ultima diceria, diffusa a Giarre tanti decenni fa, me l'ha raccontata il quasi novantenne giarrese, ridendo e credendoci poco egli stesso)

sabato 12 luglio 2008

Antenna o Canna Fumaria?


Spuntata come un fungo in via Galliano a Riposto. Chiaramente come canna fumaria sarebbe sproporzionata rispetto alle esigenze di un'abitazione privata.




L'abito non fa il monaco... non basta essere vestiti da canna fumaria per esserlo...
Espediente estetico o presa in giro dei cittadini?

Saluti a tutti

Isidoro Bonaventura

26/07/2008
Aggiorno il post perché ne ho beccata un'altra a Torre Archirafi di Riposto. Ecco la foto:



Isidoro

domenica 6 luglio 2008

Primo post di "una giarrese"

Ho deciso di cogliere l'invito, fatto a tutti da Isidoro di scrivere in questo blog, come una occasione per dire anch'io la mia sui fatti della mia città e del circondario. Ho pensato che avrei potuto farlo meglio così, che limitandomi a commentare :-) Lo faccio con spirito costruttivo, e anche perchè, quando una cosa mi piace davvero, mi va di essere "attrice" e non "spettatrice". Attrice si, ma senza alcuna smania di protagonismo, o, perlomeno, solo quel tanto che basta per essere una giarrese qualunque (da qui il nick che ho scelto), che non rinuncia ad esser qualcuno. Come chiunque.
Amo Giarre. Ci abito da sempre e vorrei il meglio per Giarre, e pure per Riposto, che, tanto, non fa molta differenza. La divisione tra questi due comuni, per quanto mi riguarda, è solo un fatto amministrativo. Invece spesso (troppo spesso) mi devo accontentare di qualcosa meno della mediocrità. Penso che siamo un popolo troppo rassegnato, troppo accomodante. E non sempre reclamiamo i nostri diritti. Anzi, a volte neppure li riconosciamo come tali, e li scabiamo per "favori". Ad esempio, quante volte vi sarà capitato di sentirvi dire, in camapagna elettorale, da qualunque provenienza partitica, frasi del tipo: "questa cosa l'ha fatta fare l'onorevole Tal dei Tali", oppure " Se non fosse stato per il sindaco, nemmeno la luce avevamo!", ecc...Io incece ritengo che non è per queste cose che va detto "grazie". Queste son cose dovute! Semmai, il "grazie" sono gli amministratori a doverlo dire ai cittadini (che producono e pagano le tasse), e non solo subito dopo essere stati eletti. E, poi, noi cittadini, anzichè allenarci nel dire "grazie", sarebbe bello che ci esercitassimo nel reclamare i nostri sacrosanti diritti. Ad avere strade decenti, ad esempio, illuminate, pulite, senza il pericolo di inciampare e impiastricciarsi nelle cacche di cani, ecc.. E mi piacerebbe che se manifestazioni si fanno, in piazza, per una qualche ragione valida, ci si vada in tanti, ma solo come semplici cittadini che rivendicano i propri diritti, e non come comparse plaudenti, al soldo di qualche "amico", a cui ricambiare un qualche "favore"..E così via..
Inoltre, se Isidoro, e gli altri che spero si aggiungeranno numerosi in questo sito, sono d'accordo, mi piacerebbe che questo blog diventi un piccolo esempio di "democrazia diretta jonico-etnea", una moderna versione delle discussioni che animavano l'agorà della polis greca, e "nutrivano" di contenuti quello per tutti è rimasto nella storia un modello di vera democrazia.
Infine, lo farò per prima tutte le volte che ne avrò modo, mi piacerebbe che tanti Ripostesi e Giarresi che hanno una qualche competenza in più, in materia di ambiente, o di energie rinnovabili, o di politica, o di artigianato, o, chessò, di botanica o di navigazione, mettesse a disposizione di noi tutti, che leggiamo questo blog e che abitiamo in questa zona, i loro "saperi". Perchè andar a "pescar" lontano, se si può pescare, bene, vicino? :-)
Ciao a tutti e a presto!

venerdì 4 luglio 2008

Riciclaggio della carta

Pur non essendo un problema esclusivamente locale, penso di fare una cosa utile postando alcune semplici istruzioni sulla raccolta differenziata. Il brano che segue è un copia-incolla da questa pagina web.

* Innanzitutto è bene sapere che la carta e il cartone devono essere conferiti in maniera separata da tutti gli altri tipi di rifiuti in appositi cassonetti che avremo in casa se abitiamo in case uni-bi-tri familiari, in cortile o in strada se abitiamo in condomini, in cui getteremo giornali, riviste, scatole e sacchetti della pasta e del riso, cartoni da imballo in generale, scatole del latte (classificate con marchio CA cerchiato) questo imballo è classificato come carta in quanto è prevalente la quantità di cellulosa rispetto alla quantità di alluminio o plastica film, di cui è costituito il prodotto.
* Per individuare se il prodotto che abbiamo in mano è fatto con materiale cellulosico oppure con polimeri (plastica) è sufficiente bruciarne anche una piccola parte, se si sviluppa la fiamma siamo sicuri di essere di fronte ad un materiale cellulosico (carta) se anzichè bruciare si accartoccia e si annerisce senza fiamma è plastica;
* Per ridurre il più possibile l'ingombro presso le Vs. case è necessario ridurre il più possibile ogni volume dei materiali, ripiegando i giornali, schiacciando le scatole di cartone e legandole con lo spago o utilizzando sacchi di carta.
* E' importante evitare il più possibile la presenza di corpi estranei quali cellophane, sacchetti di plastica e qualunque materiale estraneo.