domenica 6 luglio 2008

Primo post di "una giarrese"

Ho deciso di cogliere l'invito, fatto a tutti da Isidoro di scrivere in questo blog, come una occasione per dire anch'io la mia sui fatti della mia città e del circondario. Ho pensato che avrei potuto farlo meglio così, che limitandomi a commentare :-) Lo faccio con spirito costruttivo, e anche perchè, quando una cosa mi piace davvero, mi va di essere "attrice" e non "spettatrice". Attrice si, ma senza alcuna smania di protagonismo, o, perlomeno, solo quel tanto che basta per essere una giarrese qualunque (da qui il nick che ho scelto), che non rinuncia ad esser qualcuno. Come chiunque.
Amo Giarre. Ci abito da sempre e vorrei il meglio per Giarre, e pure per Riposto, che, tanto, non fa molta differenza. La divisione tra questi due comuni, per quanto mi riguarda, è solo un fatto amministrativo. Invece spesso (troppo spesso) mi devo accontentare di qualcosa meno della mediocrità. Penso che siamo un popolo troppo rassegnato, troppo accomodante. E non sempre reclamiamo i nostri diritti. Anzi, a volte neppure li riconosciamo come tali, e li scabiamo per "favori". Ad esempio, quante volte vi sarà capitato di sentirvi dire, in camapagna elettorale, da qualunque provenienza partitica, frasi del tipo: "questa cosa l'ha fatta fare l'onorevole Tal dei Tali", oppure " Se non fosse stato per il sindaco, nemmeno la luce avevamo!", ecc...Io incece ritengo che non è per queste cose che va detto "grazie". Queste son cose dovute! Semmai, il "grazie" sono gli amministratori a doverlo dire ai cittadini (che producono e pagano le tasse), e non solo subito dopo essere stati eletti. E, poi, noi cittadini, anzichè allenarci nel dire "grazie", sarebbe bello che ci esercitassimo nel reclamare i nostri sacrosanti diritti. Ad avere strade decenti, ad esempio, illuminate, pulite, senza il pericolo di inciampare e impiastricciarsi nelle cacche di cani, ecc.. E mi piacerebbe che se manifestazioni si fanno, in piazza, per una qualche ragione valida, ci si vada in tanti, ma solo come semplici cittadini che rivendicano i propri diritti, e non come comparse plaudenti, al soldo di qualche "amico", a cui ricambiare un qualche "favore"..E così via..
Inoltre, se Isidoro, e gli altri che spero si aggiungeranno numerosi in questo sito, sono d'accordo, mi piacerebbe che questo blog diventi un piccolo esempio di "democrazia diretta jonico-etnea", una moderna versione delle discussioni che animavano l'agorà della polis greca, e "nutrivano" di contenuti quello per tutti è rimasto nella storia un modello di vera democrazia.
Infine, lo farò per prima tutte le volte che ne avrò modo, mi piacerebbe che tanti Ripostesi e Giarresi che hanno una qualche competenza in più, in materia di ambiente, o di energie rinnovabili, o di politica, o di artigianato, o, chessò, di botanica o di navigazione, mettesse a disposizione di noi tutti, che leggiamo questo blog e che abitiamo in questa zona, i loro "saperi". Perchè andar a "pescar" lontano, se si può pescare, bene, vicino? :-)
Ciao a tutti e a presto!

2 commenti:

Isidoro ha detto...

A proposito dei due comuni divisi solo amministrativamente vorrei scrivere un post con il titolo "la paura di essere una città". La mia riserva nasce dal fatto che forse potrebbe sembrare un argomento legato a un certo localismo e campanilismo. Io veramente non mi sono mai sentito né solo giarrese nè solo ripostese, ma cittadino di una Città che non ha un nome, relegata in un limbo inconscio da divisioni e rivalità che non hanno ragion d'essere. Al massimo si potrebbe pensare a una sana rivalità tra quartieri o a un federalismo di fatto tra comuni. Ma la divisione? Che senso ha avere due sindaci, due consigli comunali, due polizie municipali, due piani regolatori e regolamenti edilizi, due apparati burocratici. Il noumeno è unico, la realtà fenomenica è quella di due comuni (nei quali, tra l'altro, in periodo elettorale, si fanno due distinte campagne elettorali). Vorrei sapere cosa ne pensa una giarrese qualunque...
Ciao
Isidoro

Francesca A A:una giarrese ha detto...

..Ne pensa che ci volevo fare un post io! Ma mi hai battuta in velocità!:_)
Scherzi a parte, anch'io non ho mai capito bene perchè questi due paesi debbano restare divisi. Non ne vedo alcuna ragione. Quando io penso al mio paese, quello dove abito, e ne parlo a qualcuno che abita, ad esemmpio, al nord-Italia, io lo penso, e lo descrivo, a partire da Macchia di Giarre fino a Torre Archirafi, passando per la piazza di Giarre e quella di Riposto, e, naturalmente, per il porto di Riposto..Insomma..credo che le ragioni della divisione amministrativa, siano solo di "poltrone" e altri posti di "potere" da gestire e da spartire..
Quanto al resto, dalla localizzazione geografica al sentire della gente (mi sembrano passati i tempi del campanilismo di S.Isidoro contro S.Pietro..), io vedo un tutto-unico..
Ciao a te
una giarrese qualunque