sabato 13 dicembre 2008

Votare non basta: la proposta di un ufficio o di una consulta per i suggerimenti dei cittadini

Riprendo il discorso che avevo lasciato un po' in sospeso in questo precedente post: il Kaizen delle città.
Premetto che mi sembra che negli ultimi anni la società civile abbia trovato il capro espiatorio, buono per tutti i mali del paese, nella c.d. casta dei politici (e degli amministratori) e che i politici, da parte loro, hanno la grave responsabilità di non aver fatto nulla per meritarsi una migliore considerazione. Tuttavia i politici, specie quelli delle nostre parti, possono ribattere che non è colpa loro se si trovano di fronte a un popolo di questuanti che spesso sembra aver voglia addirituttura di pagare, pur di camminare con la schiena curva; una massa informe di cittadini che si disinteressano sempre e comunque dell'aspetto pubblico della vita, se non quando si tratta di criticare o di andare a chiedere il favore al signorotto di turno.
Per ricollegarmi al post che ho citato in precedenza, ho pensato che invece di stare sempre a commiserarci possiamo cercare di fare qualcosa di più, perché votare non basta, non può bastare a sentirsi cittadini. Per questo vorrei proporre ai nostri amministratori l'istituzione di un ufficio o di una consulta per i suggerimenti dei cittadini che possa ricevere, valutare, sperimentare, verificare il funzionamento e mettere in pratica le idee provenienti dagli amministrati.
So di correre un grave pericolo: e cioè che, ove questa proposta andasse accolta, qualcuno potrebbe trovare il pretesto per l'istituzione di strutture vuote adatte solo alla attribuzione di nuovi incarichi inutili e buoni solo per aggrovigliare ancora di più la già intricata matassa dei sottoboschi di potere. Il problema è che le forme, oltre ad essere animate da persone di buona volontà, devono essere improntate ad un metodo, quanto più possibile oggettivo.
A me il metodo del PDCA sembra abbastanza buono per dare concretezza alla proposta che ho fatto: ripeto per facilità di lettura la citazione che avevo fatto nel post precedente:" L'idea fondamentale che sta dietro al Kaizen è strettamente collegata al ciclo di Deming (o ciclo PDCA): * una persona ha un'idea per migliorare qualcosa (Plan) * vengono fatte delle prove e delle simulazioni per verificare la validità dell'idea (Do) * i risultati raggiunti vengono valutati per stabilire se l'idea ha centrato l'obiettivo che si era posta (Check) * se è così, si cambiano le procedure standard, adottando il nuovo metodo (Act)
Troppo spesso le idee vengono scartate o portate avanti in base alla provenienza. Secondo me occorre prima incentivare la produzione di idee e poi giungere a una valutazione obiettiva di esse al fine di metterle in pratica per il miglioramento dell'esistente.
Il cervello è la risorsa più importante dell'uomo e nessuno può dire di averne abbastanza da solo: ognuno dice la sua ogni giorno e poi le idee e le proposte via via si modificano fino a diventare buone.
Per favore iniziamola quest'avventura sognando di costruire un posto migliore.
Saluti a tutti
Isidoro

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