lunedì 8 febbraio 2010

Ma com'è finita la questione di Contrada Gancia?


Questo blog ha dato risalto più volte alla questione di Contrada Gancia ed al dibattito che c'è stato nei mesi scorsi circa l'opporunità o meno di vendere a privati questo terreno pubblico (vedi i post precedenti )
Come tante questioni di cui si discute e che hanno un'eco nei media locali, anche su questa è calato ormai il silenzio, almeno a livello di pubblica opinione.
A noi però il silenzio non piace e perciò torniamo ad occuparcene, evidenziando quanto deciso e debitamente reso noto dal Comune di Riposto nelle forme della comunicazione istituzionale.
Contrada Gancia è in vendita.
E' stata deliberata la vendita ed il bando di gara d'asta al rialzo per l'acquisto è stato già pubblicato e pubblicizzato. Le domande dovranno pervenire entro il 1 marzo 2010. In soldoni la questione è chiusa. Tra non molto Contrada Gancia non sarà più proprietà del Comune di Riposto. Diventerà proprietà privata di chi la acquisterà per un importo non inferiore a 12.077.850 euro, base d'asta.
Ecco il link alla pagina del sito del Comune di Riposto dove è tutto quanto reso noto.
Personalmente, dopo aver letto i documenti pubblicati dal Comune di Riposto, ritengo interessante evidenziare le motivazioni che sono alla base della decisione di vendere.
Li troviamo in particolare nella delibera comunale n. del 16 nov. 2009 (leggibile allo stesso link di cui sopra).
Riassumendo, il Comune, dopo aver incluso Contrada Gancia nel piano regolatore come zona destinata ad" impianti produttivi di carattere turistico" e pur avendo sentito le ragioni e le proposte avanzate dalle associazioni che ne difendevano la natura di bene pubblico, ne ha concluso che trattasi di un bene di scarso valore naturalistico, un terreno improduttivo pieno di "erbacce", privo di macchia mediterranea, e pertanto, privo anche dei presupposti per poterlo dare il gestione al Corpo Forestale dello Stato come area protetta da tutelare. Diseguito uno stralcio di questa delibera.
Dalla lettura di questi atti pubblici si capisce bene che non vi è nulla da eccepire, formalmente, alle scelte della Giunta Comunale di Riposto, ma, personalemente, ne traggo la conclusione che per chi ha creduto (e crede) che Contrada Gancia sia un bene naturalistico di valore, che è giusto resti pubblico, si è trattato di una battaglia persa. Persa perchè:
1) combattuta tardivamente (perchè si è lasciato approvare il piano regolatore in quei termini?); 2) forse in modo inefficace (perchè non si è stati in grado di provare in modo inconfutabile il valore di questo terreno e di fornire un valido progetto alternativo?) e 3) perchè la logica della tutela degli interessi pubblici orienta ormai poco le scelte delle nostre Amministrazioni locali, e la partecipazione e condivisione delle politiche con i cittadini solo un buon materiale per infarcire di belle parole le delibere..


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