venerdì 26 ottobre 2012
Elezioni regionali siciliane 2012: una riflessione "prima"
lunedì 17 settembre 2012
Spazi elettorali NON a pagamento
martedì 11 settembre 2012
Giarre-Riposto-Mare-Vulcano...
Leggo dalla bacheca di un mio contatto Facebook :
“Oggi per l'ennesima volta ho guardato il nostro porto, ed ho immaginato di vedere in tutte le banchine ormeggiate centinaia di imbarcazioni e a terra migliaia di turisti a fare shopping. Di conseguenza centinaia di posti di lavoro, meno disoccupati e più economia. Poi di colpo mi sono svegliato e ho visto solo un’ altra incompiuta!! Con i nostri soldi prelevati per mantenere una classe dirigente e politica inutile, incapace e spendacciona ! E NESSUNO PAGA.! Basta ,è ora di finirla !Fuori i responsabili, intervenga chi di dovere .”
Qualche settimana fa sono stata letteralmente “attraccata” da una bellissima biondina francese di 18 mesi -eh si… nonostante la soglia degli –anta, il mio fascino innato è rimasto assolutamente intatto ;-) - inizio a colloquiare con la madre della piccola, tirando fuori dai cassetti della memoria il “miglior” francese che potessi parlare ostentando una sicurezza nel dialogo che non mi è usuale neanche nei discorsi che faccio con i miei connazionali. La ragazza si mostra estasiata e felice di avere davanti una persona in grado di parlare con lei, poiché lamenta il fatto di aver trovato parecchie difficoltà durante il suo soggiorno in Sicilia a comunicare con la gente che non è assolutamente preparata nella conoscenza delle lingue straniere ( e pensare che il mio è un linguaggio stentato, mica sono un linguista...)
Un altro grossissimo problema che ha dovuto affrontare nel suo viaggio in Sicilia, è stata la difficoltà nel trovare dei luoghi di ristoro capaci di soddisfare le esigenze nutritive della piccola Louise. Ristoranti, pizzerie, trattorie non sono in grado di fornire menù adatti ai bambini o peggio ancora ai neonati e non riusciva a comprendere il perché di tanta disorganizzazione.
Ah beata ingenuità!!!!
Come avrei fatto a spiegarle che qui in Italia quando una mamma decide di andare al supermercato con il proprio bimbo esce di casa con il trolley portando con se pappette e pannolini e salviettine e giocattolini e tutto ciò che potrebbe servire al principino che si trova a passare un paio d’ore lontano da casa e che quando la famiglia decide di fare una gitarella fuori porta con infante al seguito, mette in macchina tanta di quella roba che sembra stiano effettuando un trasloco.
È evidente che alle mamme italiane non basta mettere in borsa un pannolino di ricambio, dell’acqua e qualche salvietta umidificata per godersi il mondo con i propri figli, certi del fatto che ovunque vadano troveranno ciò di cui possono aver bisogno, perché forse questa certezza non possono averla.
Da noi la gestione dei bimbi piccoli sembra essere differente, più difficoltosa, più drammatica quasi, quando invece forse basterebbe un po’ di leggerezza e tranquillità; non sono mamma e certamente riceverò parecchie critiche per aver espresso un parere su un argomento che conosco soltanto di riflesso, ma la storia che ho raccontato serve da commento al post scritto dal mio contatto Facebook.
Noi continuiamo a chiederci cosa fanno “chi di dovere” ( istituzioni e politici in primis), per rendere fruttuoso il potenziale turistico della nostra regione, sono perfettamente a conoscenza della drammatica situazione delle incompiute nel comprensorio ionico-etneo ma è altrettanto vero che pecchiamo in ricettività, nella capacità di rispondere adeguatamente alle esigenze del turista, restiamo i soliti fatalisti e continuiamo a cadere nella trappola dell’assistenzialismo, non sono questi gli atteggiamenti che risolleveranno le sorti economiche del nostro paese e rinvigoriranno i fasti turistici dell’isola, ma sarebbe certamente più opportuno cominciare a comunicare con la gente cercando di comprendere le esigenze di coloro che hanno voglia di visitare il nostro paese; abbiamo così tanto da offrire da un punto di vista paesaggistico, culturale, architettonico, gastronomico e cosa importantantissima come popolo sappiamo essere allegri e divertenti. Prendiamo coscienza del fatto che i soldi che ci hanno rubato non ce li restituirà mai più nessuno, è ingiusto lo so, ma la sterile lamentela non porta a niente, dobbiamo ricominciare dal basso, dobbiamo evitare che tornino alla ribalta politica e sociale sempre e solo le solite persone che sono votate all’interesse personale e si disinteressano della comunità e nel frattempo dobbiamo capire in prima persona le necessità “spicciole” ma efficaci che potrebbero permetterci di fare i passi avanti di cui siamo capaci, ma che non facciamo mai per pigrizia o per paura forse.
Questo post può sembrare fuori luogo in un momento in cui l'emergenza a Giarre è di tutt'altra natura, ma non dimentichiamo che per noi il turismo è vitale e dove non arrivano le istituzioni devono arrivare gli operatori in prima persona, qualcuno mi darà della presuntuosa, ma è ovvio che non io non stia attaccando nessuno in particolare, magari a Giarre-Riposto la situazione è diversa, magari a differenza di ciò che mi ha raccontato la mamma di Louise la nostra zona è più a misura di stranieri, a misura di bimbi ( !?!) e dei turisti in genere, ci sono tanti "vacanzieri" in giro nelle nostre zone e se loro non vogliono sforzarsi o fanno finta di non parlare l'italiano cerchiamo di essere superiori noi, manifestando tanta di quella professionalità da farli impallidire ( per la serie anche al mercato ittico dovrebbero essere in grado di comunicare in lingua straniera e vedi che figurone...), sono certa che degli investimenti seri (non necessariamente finanziari, quanto di impegno nel soddisfare le esigenze del turista), porteranno ad ottimi risultati; impariamo a tenere pulite strade e spiaggie alla faccia del cattivo funzionamento degli ATO ( prima o poi pagheranno lo scempio compiuto), impariamo a valorizzare le cose presenti sul nostro territorio, impariamo a comunicarlo a chi parla una lingua differente.
Non sono un operatore del settore, ma io CI CREDO!
domenica 2 settembre 2012
venerdì 24 agosto 2012
martedì 15 maggio 2012
Manifestazione antimafia il 23 maggio a Giarre
Per queste ragioni, questo gruppo di cittadini organizza per mercoledì 23 maggio un fiaccolata, silenziosa e sobria, per le vie di Giarre. Il corteo sarà aperto da uno striscione che recherà la scritta "per un futuro senza catene". Il concentramento inizierà alle ore 20 in piazza Carmine con una raccolta firme che inizierà un'ora prima e il corteo partirà alle ore 20.30, risalirà corso Italia e giungerà in piazza Arcoleo, dove si concluderà con un breve reading di letture di autori che hanno dedicato la loro opera al contrasto culturale della mafia, lettura che sarà curata da studenti delle scuole superiori.
Nel corso dell'iniziativa è prevista una raccolta firme a supporto di una serie di richieste indirizzate al Prefetto e al Sindaco; al primo viene chiesto:
1) di vigilare sulla possibile infiltrazione mafiosa nella gestione dell'appalto RSU (visto che hanno arrestato un dipendente affiliato al clan cursoti)
2) di vigilare sui rischi di escalation di violenza di tipo mafioso nel nostro territorio, ragion per cui chiediamo una maggiore presenza nel territorio di forze dell'ordine, palesemente sottodimensionate rispetto alle necessità.
Al sindaco sarà chiesto:
1) che l'amministrazione comunale si costituisca parte civile in tutte le occasioni in cui è lesa l'onorabilità della città o addirittura vengono creati danni materiali ai cittadini giarresi;
2) che aderisca al consorzio Sviluppo e Legalità sorto per
consentire ai Comuni di gestire i beni confiscati alla criminalità organizzata
3) aderire ai protocolli di legalità per la gestione degli appalti (dalle gare alla esecuzione)
La fiaccolata si terrà il 23 maggio in coincidenza con l'anniversario della strade di Capaci in cui morirono il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Si vuole in tal modo dare un seguito all'opera e alla testimonianza lasciataci dal giudice: le sue idee camminano con le nostre gambe!
lunedì 26 marzo 2012
Comunicato stampa della Rete delle Associazioni e dei Cittadini sull'istituzione del PPI e altre gravi problematiche
sabato 3 marzo 2012
Assemblea pubblica per l'Ospedale di Giarre: i contenuti e le assenze eccellenti
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Nella serata del 27 febbraio 2012 si è svolta a Giarre l’Assemblea pubblica organizzata dalla Rete delle Associazioni e dei Cittadini per discutere e chiamare a raccolta associazioni, istituzioni e cittadini sulla nota degradata situazione dell’Ospedale di Giarre, che riesce ancora a garantire interventi e prestazioni ospedaliere più per la buona volontà di pochi, che per le condizioni in cui essi sono lasciati ad operare.
Alla Assemblea hanno partecipato non solo cittadini e rappresentanti di associazioni del nostro comprensorio,ma anche esponenti di associazioni operanti in altri comuni, come Paternò e Bronte ed il sindaco del Comune di Caltagirone, che ringraziamo tutti particolarmente per essere venuti, specie in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche della giornata. Erano inoltre presenti il Vice Presidente della Commissione Parlamentare sugli errori in campo sanitario, il Presidente della Consulta Regionale per la sanità, il presidente della Commissione per l’ospedale di Giarre ed i consiglieri comunali della stessa, il presidente del Consiglio Comunale di Giarre, un consigliere provinciale ed alcuni esponenti polici locali.
A fronte di queste presenze , non possiamo non evidenziare la ASSENZA di TUTTI i SINDACI del Distretto di Giarre e della Azienda Sanitaria della Provincia, non presente né nella persona del Commissario Straordinario, né in quella di qualche delegato rappresentante, nonostante siano stati invitati tutti per tempo.
Una assenza che dimostra la poca attenzione delle amministrazioni verso il tema, e che certamente, segnala un problema di rapporto con i cittadini da parte delle istituzioni locali ed un perdurare di logiche autoritarie e poco interessate al confronto con i cittadini da parte della Azienda Sanitaria. Giudizio confermato dall'incontro, avvenuto il 29 febbraio 2012 tra l'amministrazione comunale e dirigenti dell'Asp che, oltre ad escludere le associazioni della Rete, perfino quelle che forniscono importanti servizi all'interno dell'ospedale, evidenzia il tentativo da parte dell'amministrazione, come al solito, di recuperare visibilità dopo l'iniziativa della Rete delle Associazioni e solo quando ormai la situazione è abbastanza compromessa.
L'Assemblea ha comunque rappresentato un momento importante di confronto e di volontà di imprimere una svolta in questa lotta civica per il nostro Ospedale, una battaglia che va vista nell’ottica, globale, del riordino della Sanità in Sicilia. L’incontro ha infatti rappresentato una fondamentale tappa di avvicinamento e di costituzione di un rapporto costruttivo con le associazioni che sul tema si battono nei loro territori e la presenza del Sindaco di Caltagirone insieme ad altri contributi, ci ha consentito di intravvedere un percorso di modifica possibile del piano sanitario regionale nella direzione di una maggiore attenzione verso le minori realtà locali, quelle dei comuni sedi di presidi ospedalieri, che ad oggi sono emarginati a favore dei grandi centri urbani.
Nello specifico dell'Ospedale di Giarre è scaturita la forte volontà, da parte della Rete di lottare per il rispetto, senza condizioni, del decreto assessoriale n. 747 del 12 marzo 2010, pienamente in vigore, non essendo stato né abrogato, né modificato.
In conclusione, la Rete delle associazioni intende proseguire sia nella lotta per il rispetto del dettato normativo,che nelle azioni di raccordo ed intesa con le associazioni della provincia a difesa del diritto alla salute dei citadini.
sabato 18 febbraio 2012
martedì 10 gennaio 2012
Raccolta differenziata integrale: al via la distribuzione dei contenitori
Buona raccolta differenziata integrale a tutti! :)