mercoledì 15 luglio 2009

Contrada Gancia



Contrada Gancia: un piccolo angolo di paradiso naturalistico tra Carrubba e Archi, che non ha niente da invidiare alla Timpa acese, basta guardare le bellissime immagini.(quelle che vedete sono tutte tratte dal sito internet del WWF Jonico-Etneo . Altre belle e recentissime immagini nel Trovacose dell'Etna )


Com'è noto è intenzione del Comune venderla (rendendone possibile la cementificazione) e fare cassa per investire in opere ancora da decidere.
A questo proposito abbiamo scelto in questo blog, perchè ne condividiamo le posizioni, di fare
da specchio a quanto pubblicato dal sito del locale WWF .
In particolare abbiamo inserito qui di seguito
:
1)la posizione su Contrada Gancia espressa dal WWF di Giarre e Riposto e condivisa anche da altre associazioni della società civile locale
2) un bell'articolo, firmato, dal titolo "La Gancia e i sogni"
..||..

Perché siamo contrari alla cementificazione di Contrada Gancia

Eccoci qua, di nuovo in prima linea per la difesa del nostro territorio e della nostra costa. La questione attuale è di grande importanza, perché a rischio è una delle zone più belle rimaste:

la costa a ridosso del Chiancone di Praiola.



Zona unica per le sue caratteristiche geologiche e paesaggistiche, una falesia, che si staglia nettamente con i suoi 25 metri di altezza a ridosso della battigia. Quello che colpisce noi ma anche tutte le persone che come noi sono amanti dei luoghi naturali, è la straordinaria bellezza paesaggistica di questo tratto di costa.

Una terrazza sul mare con una vista centralissima del nostro vulcano.


Un terreno, composto quasi esclusivamente da frammenti di rocce vulcaniche, denominato “chiancone” che qui si è fermato per aver incontrato il mare. Un terreno originatosi da quei movimenti che hanno determinato la formazione della Valle del Bove che proprio da Contrada Gancia si può osservare in tutta la sua larghezza, in tutta la sua bellezza.

Oggi la parte immediatamente a monte è una distesa di cardi con lembi di vegetazione mediterranea e qualche particolarità vegetale, anni di abbandono hanno degradato l’area; ma pensate a undici ettari di bosco mediterraneo, intersecato da sentieri naturali dove il visitatore può scorgere l’imponente mole dell’Etna e dall’altro lato il blu del Mare Jonio.

Basterebbe poco per fare di Contrada Gancia un sito veramente esclusivo!!!! Un parco sub-urbano da lasciare in eredità alla future generazioni. Altre amministrazioni con amministratori lungimiranti farebbero di Contrada Gancia uno dei punti di forza per la valorizzazione del proprio territorio, qui forse si farà l’ennesima colata di cemento, l’ennesimo scempio edilizio sia che si tratti di alberghi, di case o di altro.

Noi siamo totalmente contrari alla vendita di Contrada Gancia a privati, perché siamo fermamente conviti che i nostri interessi non coincidano con quelli di un acquirente. Per questo ci siamo costituiti insieme ad altre associazioni presenti sul territorio, ma anche insieme a tanti cittadini di Riposto in un:

Comitato per la salvaguardia di Contrada Gancia

per questo invitiamo tutti quanti a visitare la zona e ad aiutarci a difenderla.

Il WWF Jonico - Etneo

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LA GANCIA E I SOGNI

Abbiamo un sogno.

Che non sparisca il terreno agricolo che circonda le nostre città per lasciare il posto a condomini, villette e villettine, in ordine sparso o a schiera, resort, complessi turistico - alberghieri, bed end breakfast, agriturismi, per i quali spesso è sufficiente ristrutturare l’esistente. Che non sparisca il verde sommerso dal cemento.

Abbiamo un sogno.

Che non spariscano gli spazi pubblici naturali dove correre giocare passeggiare fare picnic; respirare aria pura ascoltare il silenzio leggere pensare; vivere l’esperienza della bellezza.

Abbiamo un sogno.

Che anche da noi si possa dire che esistono i parchi ”mangia Co2”, come quelli che stanno sorgendo in tutta Italia, anche in Sicilia (dieci ettari contro i gas serra creati da Legambiente e Kyoto Club sulle Madonie). Che anche noi contribuiamo a difendere il clima, concretamente non a parole.

Eppure, ci viene detto, tutto questo è destinato a rimanere un sogno. Cambia, è già cambiata la destinazione d’uso dei terreni agricoli, ora divenuti dappertutto edificabili, i Comuni lucrano sull’ICI, il cemento trionfa.

Ma il Comune di Riposto va oltre. Entrato in possesso anni fa di un terreno in contrada Gancia (11 ettari in un luogo, ricordiamo a chi non lo conoscesse, di grande bellezza paesaggistica e importanza naturalistica) a seguito di esproprio per lottizzazione abusiva di privati decide di lottizzare, secondo le regole stavolta, in proprio.

E il parco tematico di cui si parlava al momento dell’esproprio? Era solo la motivazione nobile di tutta l’operazione, con tanto di forum dei cittadini, proposte e controproposte? Era solo un’illusione?

Noi a questa illusione abbiamo creduto, crediamo ancora.

Ai realisti che ci ammoniscono e parlano di valorizzazione e di investimenti in altri campi ricordiamo che la terra non edificata, il verde, soprattutto quello pubblico, sta diventando bene sempre più raro. Di qui il suo valore, non reintegrabile una volta perduto, di qui l’esigenza di tutelarlo, soprattutto in quella prospettiva turistica da più parti invocata.

Questo per noi è il vero investimento prioritario, quello che tutela la natura, il pubblico, il bello. Sarebbe una beffa che unluogo così suggestivo e così naturalisticamente importante, già sottratto alla speculazione privata, vada nuovamente perduto per i cittadini!

A chi ci chiede progetti concreti rispondiamo che prima va condiviso il sogno, l’idea di sviluppo che esso contiene.

Se si è realizzato altrove, può ben realizzarsi a Riposto!

(Paolo Daniele)

5 commenti:

Isidoro ha detto...

Sono perfettamente d'accordo. E poi non è detto che una piccola riserva naturale non possa fruttare in termini economici. Forse basterebbe avere gli occhi aperti. D'altra parte i vecchi dicevano che non bisogna vendere mai, perchè i soldi finiscono mentre la terra resta. I nostri amministratori forse dovrebbero chiedere consiglio ai nonni invece di inventarsi pozioni miracolose per finanze disastrate.
Isidoro

Massimiliano La Rosa ha detto...

Qui non si tratta di speculazione economica o di chissà cos'altro. Contrada Gancia va assolutamente difesa a prescindere dalle future intenzioni. E' inaccettabile che questo sito possa divenire un interesse privato in quanto luogo privato non è, almeno per adesso! Mi dispiace che a tutela di territori che hanno caratteristiche naturali molto particolari e belle, debbano sempre intervenire comitati o associazioni varie quando, in primo luogo, dovrebbero essere le stesse istituzioni a difendere e valorizzare ciò che rimane di questi spazi verdi. Se poi si voglia creare un'attrattiva turistica di interesse comune, con giusta salvaguardia e valorizzazione, che ben venga, ma che solo qualcuno debba approfittare di questi luoghi per i propri interessi, questo è incondivisibile.

Anonimo ha detto...

Venerdì 7 Agosto 2009 ore 20,30
Salone comunale di Riposto

Contrada GANCIA
Patrimonio di Riposto

“La nostra proposta per la realizzazione di un Parco sub-urbano attrezzato, a costo zero per l'Amm.ne comunale, in alternativa alla vendita, e quindi alla perdita totale e definitiva, di un prezioso patrimonio ambientale dei cittadini”

Conferenza pubblica

Interverranno:

Prof. Salvatore Arcidiacono
Già ordinario di Scienze nei Licei

Prof. Giuseppe Amata
Università di Catania

Prof. Francesco Alaimo
Vice Presidente WWF Sicilia


Coordinerà i lavori il Dott. Salvatore Santoro


La cittadinanza è invitata ad intervenire

Comitato “Salviamo Contrada Gancia”

Isidoro ha detto...

Mi scuso per il ritardo con il quale ho pubblicato l'ultimo commento. Purtroppo da ieri pomeriggio non guardavo la posta.
Isidoro

Comitato "Salviamo Contrada Gancia" ha detto...

Comunicato stampa "Comitato Salviamo Contrada Gancia"


In una riunione estremamente partecipata il Comitato "Salviamo Contrada Gancia" ha presentato il progetto per la realizzazione di un parco sub-urbano attrezzato, fruibile dalla cittadinanza, a cura del Dipartimento Azienda Regionale foreste demaniali.
I punti chiave di tale progetto sono:

la realizzazione a costo zero per l'Amministrazione di tale parco;

la successiva gestione del parco senza oneri per il Comune;

il mantenimento da parte del Comune di Riposto della proprietà del terreno.

Il Comitato, confidando nel valore del progetto presentato entro i termini concessi, fiducioso aspetta un riscontro positivo da parte dell'Amministrazione.