lunedì 30 marzo 2009

Amministrazioni locali: liberarsi dalla pigrizia mentale si può!

Pigrizia, chi non è immune? Nessuno, ma un conto è quel pò di pigrizia come dire "fisiologica" che prende ad ognuno di noi, ogni tanto, e un altro è una gestione amministrativa locale fondata sulla pigrizia, sulla ripetizione del "precedente"! C'è un problema da affrontare? Si fa come si è sempre fatto! Questa è la guida che sembra "illuminare" (!!) i nostri amministratori, per cui anche senza voler pensare al malaffare, si sprecano fondi ed energie così, facendo e rifacendo le cose allo stesso modo. E intanto i problemi non si risolvono, ma si aggravano e, addirittura, se ne possono generare alri. Ma è possibile liberarsi da questa pigrizia-dipendenza? SI! E non a chiacchere, ma con i fatti! Ci sono riusciti in alcuni Comuni d'Italia e, prima o poi, seguendo gli esempi virtuosi, dovrebbero pur riuscirci i nosti amministratori, e noi prima di loro che li scegliamo e valutiamo!
Il caso dello sfascio e del disastro finanziario di Catania è sotto gli occhi di tutti. E non si pensi che il caso Catania sia un caso limite..Si forse lo è per proporzioni, ma i nostri Comuni, nel loro picolo e modestamente, sono avviati su strade simili..
I Comuni virtuosi italiani esistono, prendiamoli ad esempio! Le loro linee guida sono concrete, semplici e attuabili. Cinque le linee di azione su cui si fonda l'operato dei comuni virtuosi:
1) gestione del territorio
2) impronta ecologica della macchina comunale
3) rifiuti
4) mobilità
5) nuovi stili di vita.
Eccovi un video con l'intervista a Marco Boschini dell'Associazione dei Comuni Virtuosi, che rende meglio di qualunque mia parola e che spiega bene ogni punto. Una cosa più di altre mi ha colpito, oltre all'aver individuato la pigrizia come ostacolo: l'importanza di non svendere territorio e patrimonio per pareggiare il bilancio - dice Boschini (per fare cassa, direi io, pensando ai nostri comuni eternamente al verde) ma di riconvertirlo, recuperando e reinvestendo.



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