sabato 28 giugno 2008

Gli abiti stretti

Certi tipi di abiti ci stanno stretti. Uno di questi capi di abbigliamento è la cultura della raccomandazione, un altro è quello di stare sempre dalla parte del più forte e un altro ancora è quello di non dire la verità e di proteggere sempre, quanto meno con il silenzio, coloro che stanno da una certa parte politica, e ciò solo perché ci siamo impressi da noi stessi una certa etichettatura, un certo colore o perché facciamo parte di una certo raggruppamento.
Ora alla cultura della raccomandazione vorremmo sostituire quella del merito, alla ricerca affannosa di un protettore politico, vorremo sostituire la cultura del coraggio, e a quella delle menzogne o del silenzio complice, quella della verità.
Evidentemente si tratta di concetti non di destra né di sinistra, ma semplicemente di porre le basi psicologiche e morali per un riscatto dei nostri paesi.

2 commenti:

ElaLUNAbussò ha detto...

Ciao a tutti!
Non sono solita lasciare post in genere ma in questo blog, pare, spiri un vento diverso e credo valga la pena di fare due chiacchere su questi temi.
Inutile definire l'atmosfera che regnava durante queste ultime elezioni comunali...amici o anche semplici conoscenti sguinzagliati come formiche operaie alla ricerca del voto per il cugino, il padre, la cognata...insomma una caccia a volte senza esclusione di colpi...una calca di centinaia di candidati per i consigli comunali.
E questo tipo di "movimenti" scatenano all'ennesima potenza quel caro vecchio meccanismo del "io do a te-tu dai a me"...niente di strano no?!?
Eppure credo/spero ci sia ancora chi vuole tirarsi fuori da queste odiose dinamiche antidiluviane (che non possono essere "legalizzate" dal loro pepetrarsi nei secoli)...
Un blog può servire anche a questo:
ad attivare un circolo virtuoso di comunicazione/confronto fra coloro i quali aspirano a "porre le basi psicologiche e morali per un riscatto dei nostri paesi".

Buon "lavoro" Isidoro

Isidoro ha detto...

Grazie del passaggio e del vero onore che mi fai, Elalunabussò. A dire il vero, il mio intendimento in questo blog non è tanto quello di fare una tribuna per i miei pensieri, quanto piuttosto, di metterci la faccia e di dare ospitalità. Metterci la faccia perché è importante, perché chi ha coraggio muore una volta sola e bla bla bla :-) ; non voglio spiegare oltre, tanto mi pare evidente.
Dare ospitalità... si l'ospitalità che è uno dei più dimenticati valori delle nostre terre. Una volta si diceva che i siciliani e i meridionali in genere, erano ospitali. Oggi più che altro, questo mi sembra diventato un inattuale luogo comune.
Allora essere ospitali diventa l'impegno quasi politico di dare spazio al pensare altrui, semplice o complicato che sia.
Se hai qualche articolo da mandarmi, fai pure: lo pubblicherò con il tuo nome e cognome, con le tue iniziali o con il tuo nick. L'invito è rivolto a tutti purché i testi non integrino fattispecie di reato :-) perché le leggi vanno rispettate...
Un grande grazie e un caloroso saluto.
Isidoro