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sabato 10 dicembre 2011

Oggi ho provato solo tristezza!



Di seguito riporto un intervento di Gaetano Bonanno pubblicato su Facebook oggi.



Nelle precedenti visite ero stato pervaso dalla rabbia, oggi ho provato solo tristezza. Sono pochi gli indicatori per un paese civile: la sanità, la giustizia, l'istruzione, la ricerca. E qui non si salva nulla!
Me ne frego del pil, non è il vero termometro del benessere di un paese; o perlomeno non deve essere il primo e spesso l'unico riferimento.
Tutto adesso deve rientrare nella logica della riduzione, della compressione, del risparmio come se le vite dei cittadini fossero paragonabili agli aridi numeri di un bilancio. E questo non vuol dire tollerare sprechi e clientele!
il diritto alla salute è sancito dall'articolo 32 della costituzione. Togliere questo diritto ad un comprensorio di 100.000 abitanti - che raddoppia nel periodo estivo - significa calpestare il dettato costituzionale.
Non ci faranno chissà quale regalo ripristinando il presidio ospedaliero, si tornerà semplicemente alla normalità. 
E se chi ha governato è incapace, se ne vada a quel paese, please!
Oggi abbiamo vagato per l'ospedale in lungo ed in largo senza incorrere in alcun controllo, in totale abbandono..... anche questo si somma al tanto degrado che ci circondava.
Ci è stato detto di non cercare le risposte dalla politica ma scusate, chi se non la politica è il vero colpevole di tutto ciò?
Chi se non la politica ha premiato incapaci per poi tenerli soggiogati con l'arma del ricatto?
Chi se non questa politica ha illuso il cittadino fino a renderlo aggressivo ed intollerante?
Non è giunta l'ora che giarre ed i comuni limitrofi esprimano la loro grande rabbia per questo grave torto subito? O vogliamo aspettare che alle prossime elezioni qualcuno ci dica ancora : "votatemi, così assieme a provincia e regione faremo fronte unico per la salvaguardia dei nostri diritti".........
Siamo quasi alle ultime puntate della tragica commedia; l'anno prossimo il burattino di turno verrà a mettere il cartello "the end" davanti all'ingresso dell'ospedale. Allora chi non ha avuto il coraggio di gridare lo trovi, chi ha avuto paura di essere riconosciuto pensi al futuro dei propri figli, chi ha paura di essere strumentalizzato da un partito politico venga alle riunioni della rete.
E venite in tanti, perchè da soli contiamo poco.

sabato 27 novembre 2010

Giarre - Ospedale e PTA: "giochi" alle spalle dei cittadini

A poco più di dieci giorni dall'inaugurazione, il PTA di Giarre è al centro di polemiche, dichiarazioni e controdichiarazioni e perfino scenario di possibili vicende giudiziarie con protagonisti di calibro nazionale.
Faccio il punto della situazione, per come vedo io le cose.
Il 15 novembre viene inaugurato IN POMPA MAGNA, bene dirlo a grandi lettere, perchè così è stato, il PTA del Distretto sanitario di Giarre, magnificato come fosse il più moderno e testato modello di servizi sanitari che si potesse attuare mai !!
Poichè NON anticipato da alcuna azione di informazione e condivisione con la popolazione, poichè allocato dentro l'ospedale di Giarre, in evidente stato di declino e depotenziamento, poichè preceduto da esperienze, vedi quella di Comiso, per restare in Sicilia, di inaugurazione di un PTA che anticipa la chiusura dell'ospedale, poichè lo stesso direttore generale dell'A.S.P. 3, dr Calaciura, in un incontro tenutosi all'ospedale di Giarre nel maggio di quest'anno disse che, in prospettiva, in un'ottica di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria, l'esistenza di ambulatori all'ex Inam, dell'Ospedale e del PTA, poteva vedere l'accorpamento di qualcuna di queste strutture, per tutte queste ragioni, l'apertura del PTA è stata fortemente avversata dalla Rete delle associazioni e dei cittadini in difesa dell'ospedale di Giarre, (che per protesta non ha partecipato ai festeggiamenti) e da un gruppo di cittadini che hanno protestato con una finta lapide la morte dell'ospedale, peraltro al grido di "Vergogna" rivolto in particolar modo alla senatrice Anna Finocchiaro del PD, presente accanto al marito, dr Melchiorre Fidelbo, al'inaugurazione del PTA.
Quest'ultimo particolare, per i più inizialmente privo di nesso con la sanità giarrese, si è reso subito dopo chiaro per via dell'incarico, con relativo ingente importo (circa 350 mila euro) liquidato dalla ASP 3 alla Solsamb, la società del predetto marito dell'illustre parlamentare per l'informatizzazione e la messa in rete, con al centro il PTA, dei servizi sanitari di Giarre e la creazione del fascicolo, o cartella sanitaria elettronica. Un incarico, con relativi echi e risvolti, che Repubblica, edizione di Palermo, illustra bene in questo articolo di ieri (questo il link) ed in questo, di oggi (qui il link)
E mentre dal 15 novembre, giorno della inaugurazione del PTA, ad oggi, si sono susseguiti a raffica articoli di giornali, su carta stampata e sul web, servizi televisivi e trasmissioni TV, ciò che di certo si registra oggi è, in sintesi, il seguente stato di cose.
1) La posizione ufficiale del direttore dell' ASP 3 e del direttore del Distretto sanitario di Giarre che negano ogni depotenziamento dei servizi sanitari e dell'Ospedale. Di oggi, da ultimo, le dichiarazioni in tal senso sul quotidiano "La Sicilia" del direttore generale ASP 3, dr Calaciura, che, peraltro cerca di tirarsi fuori dalla faccenda dell'incarico a Sosamb, che pure egli ha firmato nel luglio scorso.
2) L'esistenza, solo su disposizione della Commissione Parlamentare d'Inchiesta, di una carta dei Servizi forniti dal Presidio ospedaliero di Giarre, tuttavia (sembra fatta solo per dovere..) mai pubblicata, mai diffusa alla popolazione, e, forse, già superata dagli eventi;
3) Un Pronto Soccorso con pochissimo personale,mai potenziato come più volte promesso, con un triage che non è tale, perchè, pare, basta andare per verificare, effettuato da personale non specializzato..!!
4) I reparti di Chirurgia, Otorinolaringoiatria e Ortopedia che, stando alle disposizioni regionali e aziendali, a Giarre dovevano di sicuro essere garantiti, in via sperimentale, almeno per un anno, che,invece,dovreanno chiudere dal 1° diecmbre p.v. Nell' ordiananza datata 23/11/2010 (attuazione ordine di servizio n. 85 del 08/11/2010), trasmessa a medici e paramedici degli ospedali di Giarre ed Acireale a far data dal 01/12/2010, si legge che: a) verranno disattivati i nove posti per i ricoveri in regime ordinario della U.O di Chirurgia; b) al fine di prestare le necessarie cure sanitarie, il reparto continuerà a funzionare fino alle dimissioni di tutti i pazienti; c) sempre dal 01/12/2010 sarà disattivato il P.L. per i ricoveri diurni programmati dell’U.O. di Ginecologia. (notizie tratte da un comunicato dell'Ufficio Stampa del Comune di Giarre ( questo il link)
5) La gestione dell'apertura e dei finanziamenti del PTA poco trasparente, tanto da destare legittimi sospetti di inciuci e facilitazioni (vedere articolo di Repubblica, sopra linkato) e già oggetto, questi ultimi, di promesse querele da parte della senatrice Anna Finocchiaro..
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Ecco, questa la situazione, queste le cose che meritano di essere rese note a tutti.
E che fa il cittadino di Giarre e dintorni se ha un accidente? Si augura che gli succeda lontano da Giarre!!! "What else?" direbbe George Clooney..
E intanto a Ribera, per la chiusura dell'ospedale, che verrà trasformato in centro di riabilitazione, scendono in piazza circa due mila persone, sindaci in testa compresi, a difesa del diritto alla salute di quel Distretto che conta circa 60 mila abitanti..Il Distretto di Giarre, lo ricordo, serve una popolazione di oltre 100 mila abitanti, che si quadruplica nel periodo estivo, per la presenza di turisti attratti dalle spiagge e dal porto turistico di Riposto.

martedì 16 novembre 2010

L'Ospedale di Giarre e l'inaugurazione del PTA

(Riporto l'interessante nota di Francesca Arnone.)

Oggi, 15 novembre 2010 è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Giarre il PTA (Presidio Territoriale di Assistenza).Ecco cosa succede.
I PTA dovrebbero essere dei servizi sanitari, che, concepiti con lo scopo di razionalizzare la spesa e l’offerta sanitaria, offrono, in alternativa ai servizi ospedalieri, prestazioni di tipo ambulatoriale per casi, soprattutto, di malattie croniche, come ad esempio il diabete. Di fatto sono dei servizi ambulatoriali, previsti e finanziati (almeno per ora, per il futuro non si sa perché non vi è alcuna garanzia di continuità) dalla Legge Regionale di riforma del sistema sanitario siciliano. Forse, in un contesto di sanità che funziona e dislocati efficacemente nel tessuto territoriale, possono essere un filtro tra i medici di famiglia e gli ospedali. Ma un PTA collocato dentro un ospedale, quello di Giarre, che da anni si sta vedendo progressivamente svuotato di reparti, di personale e di strumentazione non può non destare il sospetto che si tratti, in realtà della vera morte dell’Ospedale di Giarre in quanto tale e del suo declassamento a mero poliambulatorio, come peraltro avvenuto in altre realtà territoriali in cui è stato implementato. Nonostante vi siano tutte queste premesse negative, l’inaugurazione ha avuto il bene placido dell’Amministrazione comunale giarrese, che incapace posizioni indipendenti e critiche, si è detta, per bocca del sindaco, sig.ra Sodano, felice perché "una apertura è meglio di una chiusura”. E non solo, l’evento è stato inserito in un il clima generale da kermesse trionfalistica! I vertici della ASP di Catania, i vari rappresentanti istituzionali regionali e locali e due dei massimi rappresentanti nazionali del PD (Livia Turco e Anna Finocchiaro) tutti hanno tratteggiato in termini di vittorioso traguardo l’inaugurazione di questo PTA!!
Di contro a questo clima festoso e raggiante (??!!??) una città un territorio, assenti, almeno in forme organizzate di massa, come ad esempio una grande contromanifestazione! Peccato! Sarebbe stato un bel segno di dissenso netto e compatto, che avrebbe marcato chiaramente le responsabilità e le differenze tra politici e dirigenti ASP plaudenti da un lato e cittadini, desiderosi solo di difendere il proprio diritto alla salute dall’altro.
Ciò nondimeno non posso non ricordare che segnali concreti di una cittadinanza attiva, che reclama diritti e che propone, ci sono nel nostro territorio e vanno giustamente evidenziati.
In primo luogo la Rete di associazioni e cittadini, che oggi ha manifestato il proprio dissenso con l’assenza all’inaugurazione, da tempo si batte, forte anche del consenso di circa 16 mila firme raccolte, per la difesa dell’Ospedale di Giarre come realtà funzionante . Lo ha fatto, e continua a farlo, tallonando l’ASP sul rispetto degli impegni assunti, riuscendo a portare la questione all’attenzione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sugli errori in campo sanitario ed infine da ultimo strappando all’ASP la redazione della carta dei servizi ospedalieri forniti dal Presidio di Giarre, documento quest’ultimo importante ed “ovvio”, ma che tuttavia non era stato fino ad ora prodotto. Altri gruppi e singoli cittadini sono pure presenti nell’hinterland giarrese ed oggi hanno manifestato visibilmente presentandosi all’inaugurazione con una provocatoria lapide in polistirolo dell’Ospedale di Giarre e chiedendo il “commissariamento dell’ASP 3”.
Le presenze di cittadinanza attiva, dunque ci sono, ma, ahimè, spesso non trovano il giusto rilievo negli organi di stampa locali e spesso sono oggetto di critiche e polemiche sterili, anche intestine.
Ecco, dopo quanto fin qui esposto credo che di positivo ci sia almeno una cosa: una chiara individuazione di responsabilità (della Regione, dell’Amministrazione comunale giarrese e purtroppo anche del PD) nell’avere voluto questo modello di sanità e nell’averlo così applicato nel Distratto di Giarre!! Ricodiamocene tutti bene, da oggi in poi, e facciamo le nostre osservazioni e valutazioni!



domenica 11 aprile 2010

Giarre Sbaruata

Scritta da Andrea Torrisi
Recitata da Massimiliano Raciti e Andrea Torrisi durante la Manifestazione Studentesca contro il depotenziamento dell'Ospedale "San Giovanni di Dio e S.Isidoro" di Giarre.





Vivu nda na terra accussì smurfiusa
Ca quannu arridi nda ucca si virunu i purtusa,
Stu paisi avi na gran famuna,
ca macari unu di fora sa n’adduna:

a cintura a tenunu stritta stritta
e mancu i cafè a tenunu additta.
Tutta stotta ca pari mpappagghiuni
Tant’è ca si peddi nde…. Magghiuni.

Assira mi fici ngiru cu me figghia
Ammenzu a sti cosi fatti a lassa e pigghia:
stadi, tiatri piscini, jaddini unni ci chiantanu pruna
cosi visti mancu subbra a luna.

I cristiani, sbarruati, peddunu i staffi,
sempri si non finisciunu intra e scaffi.
I cristiani, sbinturati, non ni ponnu cchiù
Macari intra o garagi s’attrovanu strisci blu.

“U sapisti chi si misi a vinniru mbari Pippu
Chiddu ca vadagnava sulu co scippu?
Si misi a vinniri rassura
Di quantu ni costa a spazzatura!”.

“U sapisti chi si misi a vinniri mbari Turi
Chiddu ca vadagnava cu l’usuri?
Arangini nda bancarella ca lurdìa:
tantu a licenza mu dici cu cia spia?"

U cossu italia è sempri chinu di cristiani
Ma i negozi su leggi: manchi i cani!
I commeccianti paianu ddu voti la misata
Ppi l’affittu e pi n’aviri a machina abbruciata.

Si boi iri a scola pottiti da casa na classi
Picchì chiddi ca ci su ‘dda finestra i ittassi.
Unni sa mentiri u carusu da scola?
Si lu metti ndo corridoio sa n’abbola.

U voi mentiri ndo bagnu?
Si, ma accu ‘ttrasi ci pigghia ncoppi i spagnu.
Uvoi mentiri ndo cuttigghiu?
Cettu, pari ca ‘dda menzu c’è to figghiu.

Duluri di pettu, duluri di panza, duluri rinali
Ma c’è ancora u spitali?
Do cristianu cchiù megghiu, a chiddu ca è fangu
Tutti avemu i dirittu di nasciri e di ittari sangu.

Non ci schizzamu cu sti cosi
Ca ‘ppi fari nasciri picciriddi ‘cca ci ni vosi
E quannu chiudemmu l’occhi du sicunni
Ni ficimu pigghiari pi bestia tunni.

Giari s’avissa vattiari
Ma macari l’acqua ni volunu livari
Giari s’avissa cunfissari cchiù spissa
Ma senza soddi non si canta missa.

Giari s’avissa pigghiari a comunioni macari
Ma pi fallu pi n’ura prima non sa mangiari
Giari s’avissa a crisimari
Ma ci su troppu patrozzi ca u ruluggiu ci volunu ligari.

sabato 20 marzo 2010

Ospedale di Giarre: cosa chiediamo e vogliamo!

Di Angelo D'Anna

E' stato ribadito che i posti letto per acuti saranno 99 cui si aggiungono 18 in Day Hospital ... per posti letto è il terzo dei 7 ospedali "periferici". Oggi in tanti si dichiareranno soddisfatti e misureranno tale sentimento in base al proprio angolo visuale: sappiamo che la stessa cosa può essere apprezzata diversamente a seconda delle condizioni di partenza, delle aspettative, del grado di impegno e coinvolgimento fisico ed emotivo. Come Rete delle Associazioni osserviamo che la mobilitazione civile, ordinata, capillare, multiarticolata di tanti cittadini ha certamente sortito degli effetti positivi "sul dimensionamento"... Non si era vista una mobilitazione così estesa, che ha coinvolto trasversalmente tanti diverse entità sociali, culturali, politiche, ... le agenzie educative, le associazioni di categoria, i media, ... e che da Giarre, poi Riposto si è estesa gradualmente a Mascali, Piedimonte e poi a tutti i Comuni del distretto sanitario ed oggi anche aii Comuni confinanti con il distretto (S. Venerina, Zafferana, Acireale ... ma anche Randazzo sull'altro versante). Ma non è sufficiente guardare ovviamente alla quantità: dobbiamo adesso guardare ai contenuti specifici, capirne i tempi realizzativi, vedere se si avranno duplicazioni a mero vantaggio del P.O. di Acireale che contraddirebbero ancora alle logiche riorganizzative. Adesso, come abbiamo sempre scritto, vogliamo che l'Ospedale faccia un salto di qualità in termini di efficacia ed efficienza, che ritorni ad essere punto di riferimento per i cittadini che debbono sapere quali servizi troveranno, servizi connotati da professionalità, cortesia ed attenzione all'ammalato, centro del servizio sanitario e non oggetto su cui scaricare le debolezze ed inefficienze dell'organizzazione. Pertanto le azioni in campo continueranno, e saranno resi chiari ed espliciti gli obiettivi su cui misureremo l'effettiva volontà di migliorare il nostro Ospedale. Noi oggi, avendo messo nero su bianco cosa ritenevamo importante garantire per l'Ospedale di Giarre saremo in condizione di "misurare" il grado di soddisfazione e, come detto, non ci fermeremo solo alla prima analisi ... già da domani proveremo a dire queste cose al Presidente Lombardo, che sappia cosa è stato fatto e cosa si farà in prosieguo ...

(N.D.R) Il commento originario di Angelo D'Anna, si trova a questo link e mi è sembrato molto adatto a riassumere la situazione di oggi 20/03/2010)

sabato 23 gennaio 2010

Un senso alle cose: perchè difendiamo l'Ospedale di Giarre

Premessa
Secondo il piano di tagli alle spese sanitarie deciso dalla Regione Siciliana gli Ospedali di Giarre e quello di Acireale devono fare parte di un unico polo ospedaliero, con alcune specialità nell'uno,ed altre nell'altro. Fin qui, teoricamente, il discorso sembra anche accettabile, ma, di fatto, le cose non stanno così perchè prima è stato sottratto al nostro Ospedale tanto di tutto (cioè reparti, personale..in modo da preparare il terreno e dire che è un ospedale inutile che non funziona, e già questo è gravissimo!!) e ora è in atto una ulteriore manovra di svuotamento di reparti di importanza strategica, come ad esempio la cardiologia o la ginecologia-ostetricia e la pediatria, che inizialmente era stato assicurato che sarebbero rimasti a Giarre. Il mantenimento di tali reparti avrebbe potuto garantire il funzionamento di una struttura che voglia dirsi Ospedale e non semplice ambulatorio, o Guardia Medica, e simili.. La recente decisione di privarlo di questi reparti e di assicurare solo un Pronto Soccorso e poco altro, di fatto costringerà noi del Distretto di Giarre (che comprende paesi come Castiglione..Linguaglossa..S.Alfio..) a gravare tutti sull'Ospedale di Acireale, o sul "Cannizzaro" di Catania, peggiorando la già intasata situazione di questi Ospedali, con danno di tutti, acesi e catanesi compresi, ovviamente..!! Inoltre la scelta della Regione Sicilia privilegia, in modo chiaro e lampante, il presidio di Acireale, che pure è a ridosso dell'Ospedale Cannizzaro di Catania, e non quello di Giarre, che è più distante, e che serve una popolazione che, da sola è di oltre 100 mila abitanti, e che nel periodo estivo si quadruplica! Logiche e strategie politiche che poco hanno a che vedere con una lettura attenta delle esigenze locali!!
Fatta questa premessa, si comprende bene il perchè delle iniziative in difesa dell'Ospedale di Giarre che in questi giorni si stanno moltiplicando e che sono di vario genere, non ultime quelle della mobilitazione in rete, su facebook in particolare.
Ora io qui non voglio fare nessun resoconto puntuale delle varie attività promosse, quanto piuttosto, 1) fare qualche confronto con la manifestazione dello scorso anno; 2) esprimere il mio modo di vedere tutta la faccenda e di dare senso alla cosa.
1) Il 5 dicembre 2008, alla 1^ manifestazione in difesa dell'Ospedale io c'ero e l'impressione che ne ricavai, sintetizzata in una parola fu: "mah!"..(vi rimando al post) Mi rimase impressa una profonda perplessità, allora, per due motivi principali: l'eccesso di indifferenza manifestato dalla popolazione (pochi i partecipanti) di fronte al rischio di perdere un bene così grande come è l'Ospedale e l'unione solo apparente, di vetrina, tra i politici di colore diverso in difesa del bene comune Ospedale. Ecco, dopo oltre un anno da quella mattina, dopo che sono cadute anche le residue illusioni di trovare alla Regione interlocutori che privilegino il nostro diritto alla salute piuttosto che le logiche economico-politiche, la compattezza, ho la sensazione, è meno di facciata! La disperazione unisce! Si respira un'aria di maggiore coesione tra i politici, e tra questi e i cittadini, rispetto ad allora! Porterà frutti alla causa? Lo vedremo, per adesso, mi limito a registrare questa sensazione, non usuale, dato il contesto sociale frammentato e grettamente tornacontista in cui vivo.
2) Accanto alle iniziative in difesa dell'Ospedale si notano persistenti diffidenze da parte di cittadini, ma anche di professionisti medici, di fronte alla opportunità di lottare per mantenere un presidio ospedaliero poco qualificato come quello di Giarre. Come dire, meglio chiuderlo del tutto, e rivolgersi direttamente agli ospedali di Catania, o di Taormina. Non sono del tutto infondate, tali perplessità, perchè per determinate situazioni di emergenza è fondamentale ricevere cure e assistenza altamente specializzate. Ma secondo me la questione è un'altra. Perchè si è deciso di concentrare i presidi specialistici a Catania e nell'immediato hinterland? Perchè non si è pensato di spalmare anche in provincia i presidi di qualità potenziando quelli esistenti secondo una logica attenta alla geografia del territorio ed ai problemi delle fascie più deboli? Perchè non si è deciso di valorizzare strutture come l'Ospedale di Giarre, sufficientemente distanti da Catania e dotati di strumentazione ottima, rimasta inutilizzata? Si sarebbero evitati sprechi e intasamenti, e si sarebbe consentito alla popolazione della provincia di avere meno disagi (ricordiamoci l'infelice condizione della viabilità dalle nostre parti e l'ampiezza del territorio del Distretto di Giarre). Queste sono le ragioni che mi fanno propendere per l'opportunità di lottare per un Ospedale come quello di Giarre. Ma c'è un'altra motivazione che mi porta a sposare questa causa ed è meno legata al raggiungimento dell'obiettivo concreto "Ospedale": quella di dimostrare di essere una colletività il cui senso civico non è morto! Che per motivi come questo - della difesa del proprio diritto alla salute, di contro ai privilegi ed al prevalere della logica del più forte - vale la pena esporsi e spendersi, e dimostrare dignità! Altrimenti che pospettive di futuro abbiamo? E poi, se proprio siamo numeri da addizionare al momento delle elezioni, per i politici, trasformiamola in una opportunità, questa operazione! Facciamo sentire il nostro peso di cittadini, e non di sudditi!
Non conta solo l'ottenimento del risulatato (avere un vero Ospedale funzionante a Giarre), ma anche capire che è stata la logica della delega ai "protettori" politici di turno ad averci portato a tutto ciò e che pertanto anche solo per questo vale la pena battersi per costruire e mantenere una coscienza civica!
Ecco, così vedo l'intera faccenda io, così dò un senso alle cosa!

mercoledì 20 gennaio 2010

Le mail per l'ospedale di Giarre

Tra le iniziative a sostegno del diritto alla salute nei comuni del hinterland giarrese, questa mail che a partire da oggi è stata inviata all'Assessore alla Sanità.



OGGETTO: PROBLEMATICHE OSPEDALE DI GIARRE (CT)


Egregio Assessore Regionale alla Sanità Dr. Massimo Russo,
Le scrivo perché da residente del Distretto socio-sanitario di Giarre ritengo che l’ospedale “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro” sia stato negli ultimi anni ingiustamente depauperato, pur servendo una popolazione che in estate supera i 120mila abitanti su un territorio che si estende dal mare sino all'Etna . Solo per fare qualche esempio, sappiamo che dei 92 posti letto assegnati solo 48 funzionano, il reparto di Geriatria, da sempre previsto a Giarre, non è mai stato attivato, il punto nascite, l’Ostetricia e la Ginecologia sono stati chiusi, anche se l’ Ospedale del nostro Distretto non era il solo ad avere meno di 400 parti l’anno. Forse, non volendo nessuno assumersi la responsabilità politica di chiudere in una sola volta questo presidio, lo si sta depotenziando giorno dopo giorno, per non creare allarme.
Ma da cittad ino mi oppongo a questo stato di cose e rivendico il diritto alla salute mio e soprattutto delle persone più fragili del territorio in cui vivo e che con maggiore difficoltà possono curarsi altrove: i poveri, gli anziani, gli ammalati, i bambini.
Chiedo una svolta e che vengano allocati nell’ospedale del Distretto di Giarre sin da subito il reparto di Cardiologia e l'UTIC per avviare una nuova riqualificazione del presidio che veda implementare a seguire le specialità in grado di garantire le fasce più deboli della popolazione: anziani, mamme e bambini.
Qualora Lei e il Governo regionale non accoglierete le legittime richieste della popolazione di questo territorio saranno avviate iniziative di sensibilizzazione e di protesta improntate a ferma determinazione.
Distinti saluti
Nome Cognome




Cittadini e non numeri da addizionare

In questi giorni si parla molto di ospedale. Stranamente è venuta a crearsi un minimo di mobilitazione su questo tema. Uso il termine "minimo" in un'accezione non riduttiva. Diciamo pure un "inizio" invece che un minimo. E "stranamente" perché non considero le mie due città (Giarre e Riposto, che in fondo sono una sola realtà) capaci di grandi ribellioni o di proteste veramente dure. In questo momento non ho ancora steso il mio lenzuolo bianco, né so se avrò la possibilità di partecipare alla manifestazione che si terrà giorno 21 nell'aula consiliare di Giarre. Mi viene comunque da fare alcune riflessioni. Intanto questo "minimo" non servirà a nulla e si ridurrà a niente se all'aspirazione ad una sanità funzionante non accompagneremo altre due battaglie minimaliste, come quella per la legalità e per il lavoro. Sanità, legalità e lavoro: il minimo da pretendere e da ottenere. E non sarebbe chiedere troppo anche due macchine politico-amministrative funzionanti e autorevoli, capaci di tutelare gli interessi del territorio e di rendere ai cittadini servizi di qualità, non per favore ma per diritto. Ma non si fa tutto in un giorno. Anzi ora dobbiamo stare attenti a non far morire tutto questo e anzi a farlo crescere. Il senso della cittadinanza fa sì che un uomo consideri casa propria un luogo che va ben oltre quattro mura. Questa almeno è la mia idea. Ma per far crescere il senso della cittadinanza occorre smettere di concepire le persone come numeri, promuovere lo sviluppo del senso critico, della conoscenza. E' più difficile avere a che fare con delle teste pensanti e autonome. E una delle ragioni per cui non si discute in modo costruttivo è che è più facile litigare e dividersi in fazioni. E' un orizzonte molto lontano: le persone, anche quelle più umili, sono persone e non numeri da addizionare al momento delle elezioni. Occorre uno sforzo di tutti: di quelli che sono più avanti per tornare indietro e recuperare le svariate e ricchissime risorse potenziali di quelli che sono indietro. Di quelli che sono indietro per superare l'autocommiserazione, il fatalismo e l'abitudine al rilascio deleghe in bianco.

martedì 19 gennaio 2010

I cittadini in difesa dell'Ospedale di Giarre

Dalla Sicilia di oggi, copio l'articolo di Gabriella Leonardi.

Ospedale: giovedì 21assemblea pubblica.
C’erano i rappresentanti della rete delle associazioni giarresi, dei sindacati, dalle parrocchie, consiglieri comunali, ma anche tanti comuni cittadini, ieri sera nella sede dell’associazione l’Agorà di Giarre per decidere quali azioni, anche eclatanti, intraprendere in difesa del presidio ospedaliero S.Giovanni di Dio e S.Isidoro. La riunione si è svolta ieri sera in vista dell’incontro che venerdì mattina i sindaci del distretto sanitario avranno a Palermo con l’assessore regionale alla sanità Massimo Russo proprio in merito all’ospedale. L’incontro di ieri sera è stato ordinato ma molto dibattuto. I partecipanti sono convenuti sul fatto che l’Utic e la cardiologia sono solo una parte di una proposta più ampia riguardante l’ospedale. E’ stato deciso di indire giorno 21, nella sala consiliare, un’assemblea pubblica volta a sensibilizzare la cittadinanza. Uno striscione sarà esposto dinanzi al Municipio. Da subito si avvierà un’opera di sensibilizzazione affinchè quanti più cittadini inviino dalla propria casella di posta personale una mail all’indirizzo di posta elettronica dell’assessore regionale alla sanità.
M.G.L.



venerdì 5 dicembre 2008

Ospedale di Giarre: la manifestazione

Mah!.....
..........."mah!" è l'unica cosa che mi viene in mente per riassumere tutto.
Lo dico perchè ci sono stata, stamattina, dall'inizio alla fine. E per questo non trovo niente di meglio da dire, per iniziare,e anche per sintetizzare: mah!..
Tanti politici e pochissima gente: questi i fatti. Tante parole e poca fiducia. La gente non è venuta in massa. Del resto nessuno, in tutta coscienza, può dirsi stupito di simile risultato. C'era da aspettarselo, visti i tentennamenti, i disaccordi, i ritardi, le indecisioni, le mosse tattiche dicutibili che hanno preceduto questa manifestazione, non in ultimo il giorno e l'orario (venerdì mattina ) in cui si è deciso di effettuarla.
Si, è vero si sono visti politici di tutti i colori, tutti "amici" lì, tutti a darsi strette di mani e pacche sulle spalle, e tutti a dire la loro, a fare "vetrina" e bella mostra della loro partecipazione. Questo si, si è visto, e potrebbe anche essere una bella cosa in sè, e lo è, certo, perchè testimonia almeno una presa di posizione comune.
Ma il valore di una manifestazione si misura dal numero elevato dei partecipanti, specie quando la posta in gioco è un interesse così grande e così trasversale, come è quello della difesa della salute di tutti i cittadini del Distretto di Giarre attraverso l'esistenza di un vero ospedale funzionante! Ebbene, proprio la folla è quella che non s'è vista, oggi. Peccato, peccato comunque! Secondo me, non c'è molto di cui vantarsi, nè dalla prospettiva dei politici - che dovrebbero prendere atto del loro scollamento dalla popolazione - nè dalla prospettiva dei cittadini - che non possono dire di essere capaci di autorappresentare a gran voce i propri diritti!
Si sarebbe dovuto accantonare tutto (riserve politiche, scetticismo, rassegnazione..) e andare comunque a manifestare. Questo io penso.
Invece non si son viste che poche associazioni, pochi cittadini, pochi studenti (eppure tra Giarre e Riposto ci sono tutti gli istituti superiori), pochi rappresentanti di categoria. Pochi di tutto e di più, ma pochi. Anche volantini dichiaratamente contro il sindaco di Giarre, si son visti, dunque anche la voce del dissenso, s'è vista. Ma la folla no, quella proprio no.
Mah!...Si spera certo, si spera fino all'ultimo, di non dover mai finire sbattuti in qualche barella di qua e di là in cerca di un ospedale in grado di affrontare le emergenze, e si spera sempre di essere in buona salute..Ma il peso politico di una grande manifestazione di massa non lo si può fare valere sul tavolo della negoziazione con la Regione. Siamo, più che mai, nelle mani dei politici, solo le loro, che adesso son sembrate "unite", ma..."mah!"..

sabato 22 novembre 2008

Aggiornamenti sull'Ospedale di Giarre

Premesso che ormai, dopo le discutibili mosse tattiche dei soggetti istituzionali, resto sempre con una punta di diffidenza, ci tengo a dare visibilità qui alle positive novità sul terreno della difesa del nostro Ospedale. E siccome il mio non è un discorso di parte, se non quella dei cittadini che ci tengono alla propria salute, ve ne cito due, di cui ho saputo leggendo il giornale e girando per internet.
Una. Apprendo oggi, da notizie di stampa, di cui metto il link, che i sindaci si sono decisi nuovamente per fare la manifestazione in difesa dell'Ospedale "S.Isidoro" di Giarre: sarà il 5 dicembre 2008, con partenza alle ore 9, 30 dalla Piazza di Macchia di Giarre.
Due. Da questo sito, di cui pure metto il link, ho saputo che domani mattina ,domenica 23 novembre 2008, in piazza S.Pietro a Riposto continua la raccolta di firme organizzata dal Circolo Gramsci di Riposto per chiedere alla regione di rivedere il piano di rientro regionale che prevede il depotenziamento e poi la chiusura dell'Ospedale di Giarre.
Secondo me, in questo momento così delicato, non bisogna lasciare nulla di intentato: io la firma l'ho già messa, domenica scorsa, ora, finalmente, spero di poter partecipare alla manifestazione! E, soprattutto, spero che l'Ospedale, se resta, sia davvero funzionante, dotato di risorse adeguate, altrimenti avremo combattuto tutti una battaglia inutile.

lunedì 17 novembre 2008

"Sanità da difendere" - "Il nostro Ospedale non si tocca"

Andate qui: ecco quello che anche a Giarre sarebbe dovuto accadere l'8 novembre 2008, se si fosse svolta la manifestazione pro Ospedale! E che invece non è successo a causa di quella frettolosa e poco opportuna mossa "tattica" dell'annullamento della manifestazione a favore dell'Ospedale e contro il piano di rientro regionale che ne prevede la chiusura (o un ridimensionamento, preludio alla chiusura).
Comunque, ormai questo annullamento c'è stato, e tant'è. Inutile fermarsi a piangere sul latte versato!
Ora però, BASTA! Basta con le colpevoli perdite di tempo! Da cittadina pretendo che le istituzioni facciano gli interessi delle comunità che governano! Mi aspetto quindi, che non tentennino più e che non agevolino, di fatto, le manovre di risparmio regionali, da attuare, si sa, al troppo caro prezzo della eliminazione di strutture sanitarie indispensabili per il territorio di riferimento, come lo è senz'altro l'Ospedale S.Giovanni di Dio e S.Isidoro!
Meno male che si è rimessa nuovamente in piedi, pare, l'ipostesi di una manifestazione e si stia cercando di accorciare i tempi del tavolo di discussione! E meno male pure che qualcuno ha avuto il coraggio di chiedere direttamente ai cittadini il loro parere, promuovendo una raccolta di firme in difesa del nostro ospedale! Mi riferisco all'iniziativa di ieri del Circolo Gramsci di Riposto, che in Piazza S.Pietro si è fatta carico di questo pronunciamento!
Penso di essere stata in buona compagnia, nel mettere la firma. Come tutti, immagino, sto seguendo gli sviluppi di questa vicenda, perciò non appena avrò dell'altro su cui riflettere qui, farò un aggiornamento.
Aggiornamento del 22 novembre 2008
Premesso che ormai, dopo le mosse discutibili dei soggetti istituzionali, resto sempre con una punta di diffidenza, ci tengo a dare visibilità alle positive novità sul terreno della difesa del nostro Ospedale. E siccome il mio non è un discorso di parte, se non quella dei cittadini che ci tengono alla propria salute, ve ne cito due, apprese leggendo il giornale e girando per internet.
Una. Apprendo oggi, da notizie di stampa, di cui metto il link, che i sindaci si sono decisi nuovamente per fare la manifestazione in difesa dell'Ospedale "S.Isidoro" di Giarre: sarà il 5 dicembre 2008, con partenza alle ore 9, 30 dalla Piazza di Macchia di Giarre.
Due. Da questo sito, di cui pure metto il link, ho saputo che domani mattina ,domenica 23 novembre 2008, in piazza S.Pietro a Riposto continua la raccolta di firme organizzata dal Circolo Gramsci di Riposto per chiedere alla regione di rivedere il piano di rientro regionale che prevede il depotenziamento e poi la chiusura dell'Ospedale di Giarre.
Secondo me, in questo momento così delicato, non bisogna lasciare nulla di intentato: io la firma l'ho già messa domenica scorsa, ora, finalmente, spero di poter davvero partecipare alla manifestazione!

sabato 8 novembre 2008

Quando perderemo l'ospedale...

Ho pensato che bisogna attrezzarsi culturalmente e tecnicamente per il momento, ormai abbastanza vicino, in cui perderemo l'ospedale.
Oggi vorrei approfondire il tema dell'infarto al miocardio.
Intanto i medici dicono che "il tempo è muscolo", muscolo cardiaco...



Poi è bene riconoscere subito i sintomi e i segni dell'infarto. Chissà, magari chiuderanno anche il pronto soccorso e quindi guadagnare mezz'ora pensando subito al peggio potrebbe salvarci la vita...



L'ultimo filmato (un'animazione di quello che succede nel cuore al momento di un infarto) l'ho trovato in inglese e lo posto così com'è. E' una lingua che non capisco quasi per niente, come non capisco quasi per niente perchè i cittadini di Giarre, Riposto e di tutto il comprensorio, non debbano avere una sanità efficiente....

Forse qualcuno vorrà prendersi l'incarico di farmi una breve traduzione, così come qualcuno vorrà spiegarmi cosa c'è veramente dietro questa storia dell'annullamento della manifestazione, che poteva essere qualcosa di concreto sul piano delle trattative , e che invece dimostra come queste trattative siano impossibili perché uno dei contraenti si dimostra debole, disunito e privo di una qualsiasi autonomia e forza contrattuale...
Saluti a tutti
Isidoro

martedì 28 ottobre 2008

Sviluppi sull'Ospedale

Ricevo dall'amico Saro Cerra questo commento che trasformo volentieri in post al fine di attribuirgli maggiore visibilità:

Ciao Isidoro e ciao a tutti.
Ci siamo quasi!
Domani 29 ott 2008 alle ore 18:30, nella sala degli specchi di Giarre, dovrebbe venire il SIGN. Scavone; dico dovrebbe, perchè sono già sicuro che non lo farà. Ecco perchè dico "ci siamo quasi", perchè se il suddetto dovesse disattendere quest'ennesimo incontro, credo che ci siano tutti i margini affinchè la manifestazione di giorno 8 possa diventare (se pur civile) una protesta. Giorno 31 mattina io, nella qualità di Presidente della Commissione straordinaria per l'ospedale del Comune di Riposto, andrò insieme al Presidente della comm. Straord. del comune di Giarre a fare un sopralluogo e a parlare con il Dott. Calì. Chi vuole è invitato a partecipare. L'appuntamento è alle 12.
Ciao

Ciao a te Saro e grazie!
Purtroppo al sopralluogo non potrò esserci, per motivi di lavoro, ma alla manifestazione, di protesta o no, vedrò di non mancare
Isidoro

giovedì 16 ottobre 2008

L'Ospedale che c'è/non-c'è/non-ci-sarà(?) II - la manifestazione

Mi ero impegnata a darne risalto qui, e lo faccio con questo post. La mainifestazione a favore del mantenimento dell'Ospedale di Giarre ci sarà: SABATO 8 NOVEMBRE 2008.


Dopo aver letto, il 14 ottobre scorso, che la riunione dei sindaci del distretto di Giarre aveva "partorito" la data dell'8 novembre prossimo, ho letto oggi che si sono raccordati anche i presidenti dei consigli comunali. Bene! :-) Io ci sarò! Mi sarebbe piaciuto di più che tutto fosse partito da qualche comitato o associazione di cittadini. Ma non sono un'incontentabile! :-) E, poi potrebbero sempre aggiungersi. Comunque sia, se ora si sono messi d'accordo consiglieri e sindaci, con tutti i loro vari "appesantimenti" burocratici e politici, perchè non dovrei muovermi anche io? Che sono una libera cittadina? ;-)
Ci tengo a difendere la mia salute e quella dei miei cari. E per questo mi serve un ospedale vero, a Giarre, non "ppi cumpassa"! Non me lo merito, nè io, nè nessuno degli altri cittadini della zona (e siamo una grossa popolazione)!


Se volete leggere anche voi gli articoli, oltre a trovarli in formato PDF su "La Sicilia.it" , potete farlo più facilmente anche dal blog di Maria Gabriella Leonardi, che ne è l'autrice.


domenica 12 ottobre 2008

L'Ospedale che c'è/non-c'è/non ci sarà (?)

L'Ospedale di Giarre: come non parlarne anche qui?

L'argomento è di quelli così importanti e che riguarda tutti così da vicino, che è impossibile tacere o mettere la testa sotto il cuscino aspettando che "tutto passi", accontentandosi di vedere solo il finale! Io non ho scritto nulla fino ad ora, ci ho voluto riflettere, ma ora mi sono decisa. Voglio dire quello che penso al riguardo, e fare qui alcune considerazioni, dal mio solito punto di vista di una persona che vive a Giarre.

Evito di fare il riassunto di questa travagliata vicenda perchè tutti la conosciamo e perchè non mi interessa affatto fare puntuali rapporti di cronaca, nè me ne sento obbligata.Questo è un blog, per fortuna non una testata giornalistica.

Dunque, fuori da vincoli e da eccessive "cautele", di qualsivoglia natura, specialmente partitica, concentro la mia attenzione sul versante della società civile. Io ci credo. Credo che le comunità locali non siano entità astratte che servono a riempire di numeri le statististiche. Sono comunità di persone, con i problemi di tutti i giorni, chi più chi meno. Ecco, se è vera questa premessa, e lo è per certo, io mi rifiuto di considerare le nostre comunità, quelle di Giarre e di Riposto e degli altri Comuni limitrofi, quelli del Distretto socio-sanitario di Giarre, come un semplice inerme destinatario di politiche calate dall'alto e/o favorite da "valletti" locali consenzienti. Noi comunità dobbiamo esprimerci, il silenzio non paga. Chè intanto alla Regione decidono i piani di rientro, risparmiando sulla nostra salute! Magari per assicurarsi per l'avvenire, consentitemi il sospetto non troppo infondato, privilegi e sprechi troppo "consolidati" per rinunciarvi!

Su queste cose dubito che qualcuno non sia d'accordo. Il fatto è che, l'essere "privatamente" d'accordo, non basta. Ci vogliono atteggiamenti "pubblici"! E invece, proprio perchè io ci vivo a Giarre, mi accorgo che a prevalere tra la gente sono l'inerzia, la sfiducia muta, la delega stanca, e la rassegnazione. Questo io vedo serpeggiare, ovunque. Anche nella mia famiglia. E anch'io, lo ammetto, sono spesso tentata dall'atteggiamento quieto del "che ci posssiamo fare io?". Ma no, accidenti, no! Non va bene così! Dovremmo svegliarci! Non è che voglio farmi chissà quali illusioni, so bene che la "macchina decisoria" che vuole la chiusura, o un preludio di chiusura, qual'è l'accorpamento e il depotenziamento, è molto forte e s'è messa già in moto. Si, ma di strada davanti ce n'è! E non penso che questa macchina del (presunto)rigore-contenimento della spesa-razionalizzazione, sia già "arrivata"! Possiamo ancora fare in tempo! Almeno per limitare i danni! Dunque dovremmo muoverci TUTTI! Senza distinguo, senza campanislismi, senza protagonismi vari, e senza strumentalizzazioni. E in massa, con i nostri sindaci, TUTTI,col tricolore assieme a noi cittadini! La disunione, da che mondo è mondo non ha mai fatto la forza! A maggior ragione qui, che l'impresa è ardua, dovremmo essere uniti! E un'altra cosa. Non è bello leggere sui giornali, addirittura nella stessa pagina, come qualche giorno fa, articoli (ma sarebbe meglio dire comunicati stampa)distinti, uno relativo a Giarre, e l'altro a Riposto, sullo stesso argomento dell'Ospedale di Giarre, magari per dire, separatamnte, cose simili! Quello che si pecepisce, continuando così è solo una cosa: disunione! Dunque incertezza! E la gente, che già è sfiduciata e "chiusa tra le mura della propria casa" non va certo appresso a persone disunite! E non serve che le intenzioni siano le migliori di questo mondo! Le battaglie si vincono con i fatti, non con le intenzioni! Sarebbe anche un vero peccato sprecare così, con la disunione, gli sforzi e le energie di coloro che, all'interno delle isituzioni comunali, si sono fino ad ora impegnati per recuperare terreno!

Insomma, queste cose mi sentivo di dire, e le ho dette! E infine un'ultima cosa: mi auguro che una tale mobilitazione ci sia sul serio, e che l'immobilismo si sblocchi. Io per prima, così, ci sto! Dò la mia adesione! E, per quanto questo sia un piccolo blog, mi impegno a darne rilievo qui.

So di non essere stata originale, nel dire queste cose. Non sono la sola, nè tanto meno la prima a pensarla così. E' una fortuna, questa! Son contenta di non avere l'esclusiva! :-)Infatti è stato con molto piacere che ho letto, l'articolo dell'altro ieri sull'Ospedale di Giarre pubblicato su "La Sicilia", e anche nel suo blog da M.G. Leonardi, che lo ha scritto. Vi metto il link, così lo leggete anche voi se volete.