sabato 27 novembre 2010

Giarre - Ospedale e PTA: "giochi" alle spalle dei cittadini

A poco più di dieci giorni dall'inaugurazione, il PTA di Giarre è al centro di polemiche, dichiarazioni e controdichiarazioni e perfino scenario di possibili vicende giudiziarie con protagonisti di calibro nazionale.
Faccio il punto della situazione, per come vedo io le cose.
Il 15 novembre viene inaugurato IN POMPA MAGNA, bene dirlo a grandi lettere, perchè così è stato, il PTA del Distretto sanitario di Giarre, magnificato come fosse il più moderno e testato modello di servizi sanitari che si potesse attuare mai !!
Poichè NON anticipato da alcuna azione di informazione e condivisione con la popolazione, poichè allocato dentro l'ospedale di Giarre, in evidente stato di declino e depotenziamento, poichè preceduto da esperienze, vedi quella di Comiso, per restare in Sicilia, di inaugurazione di un PTA che anticipa la chiusura dell'ospedale, poichè lo stesso direttore generale dell'A.S.P. 3, dr Calaciura, in un incontro tenutosi all'ospedale di Giarre nel maggio di quest'anno disse che, in prospettiva, in un'ottica di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria, l'esistenza di ambulatori all'ex Inam, dell'Ospedale e del PTA, poteva vedere l'accorpamento di qualcuna di queste strutture, per tutte queste ragioni, l'apertura del PTA è stata fortemente avversata dalla Rete delle associazioni e dei cittadini in difesa dell'ospedale di Giarre, (che per protesta non ha partecipato ai festeggiamenti) e da un gruppo di cittadini che hanno protestato con una finta lapide la morte dell'ospedale, peraltro al grido di "Vergogna" rivolto in particolar modo alla senatrice Anna Finocchiaro del PD, presente accanto al marito, dr Melchiorre Fidelbo, al'inaugurazione del PTA.
Quest'ultimo particolare, per i più inizialmente privo di nesso con la sanità giarrese, si è reso subito dopo chiaro per via dell'incarico, con relativo ingente importo (circa 350 mila euro) liquidato dalla ASP 3 alla Solsamb, la società del predetto marito dell'illustre parlamentare per l'informatizzazione e la messa in rete, con al centro il PTA, dei servizi sanitari di Giarre e la creazione del fascicolo, o cartella sanitaria elettronica. Un incarico, con relativi echi e risvolti, che Repubblica, edizione di Palermo, illustra bene in questo articolo di ieri (questo il link) ed in questo, di oggi (qui il link)
E mentre dal 15 novembre, giorno della inaugurazione del PTA, ad oggi, si sono susseguiti a raffica articoli di giornali, su carta stampata e sul web, servizi televisivi e trasmissioni TV, ciò che di certo si registra oggi è, in sintesi, il seguente stato di cose.
1) La posizione ufficiale del direttore dell' ASP 3 e del direttore del Distretto sanitario di Giarre che negano ogni depotenziamento dei servizi sanitari e dell'Ospedale. Di oggi, da ultimo, le dichiarazioni in tal senso sul quotidiano "La Sicilia" del direttore generale ASP 3, dr Calaciura, che, peraltro cerca di tirarsi fuori dalla faccenda dell'incarico a Sosamb, che pure egli ha firmato nel luglio scorso.
2) L'esistenza, solo su disposizione della Commissione Parlamentare d'Inchiesta, di una carta dei Servizi forniti dal Presidio ospedaliero di Giarre, tuttavia (sembra fatta solo per dovere..) mai pubblicata, mai diffusa alla popolazione, e, forse, già superata dagli eventi;
3) Un Pronto Soccorso con pochissimo personale,mai potenziato come più volte promesso, con un triage che non è tale, perchè, pare, basta andare per verificare, effettuato da personale non specializzato..!!
4) I reparti di Chirurgia, Otorinolaringoiatria e Ortopedia che, stando alle disposizioni regionali e aziendali, a Giarre dovevano di sicuro essere garantiti, in via sperimentale, almeno per un anno, che,invece,dovreanno chiudere dal 1° diecmbre p.v. Nell' ordiananza datata 23/11/2010 (attuazione ordine di servizio n. 85 del 08/11/2010), trasmessa a medici e paramedici degli ospedali di Giarre ed Acireale a far data dal 01/12/2010, si legge che: a) verranno disattivati i nove posti per i ricoveri in regime ordinario della U.O di Chirurgia; b) al fine di prestare le necessarie cure sanitarie, il reparto continuerà a funzionare fino alle dimissioni di tutti i pazienti; c) sempre dal 01/12/2010 sarà disattivato il P.L. per i ricoveri diurni programmati dell’U.O. di Ginecologia. (notizie tratte da un comunicato dell'Ufficio Stampa del Comune di Giarre ( questo il link)
5) La gestione dell'apertura e dei finanziamenti del PTA poco trasparente, tanto da destare legittimi sospetti di inciuci e facilitazioni (vedere articolo di Repubblica, sopra linkato) e già oggetto, questi ultimi, di promesse querele da parte della senatrice Anna Finocchiaro..
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Ecco, questa la situazione, queste le cose che meritano di essere rese note a tutti.
E che fa il cittadino di Giarre e dintorni se ha un accidente? Si augura che gli succeda lontano da Giarre!!! "What else?" direbbe George Clooney..
E intanto a Ribera, per la chiusura dell'ospedale, che verrà trasformato in centro di riabilitazione, scendono in piazza circa due mila persone, sindaci in testa compresi, a difesa del diritto alla salute di quel Distretto che conta circa 60 mila abitanti..Il Distretto di Giarre, lo ricordo, serve una popolazione di oltre 100 mila abitanti, che si quadruplica nel periodo estivo, per la presenza di turisti attratti dalle spiagge e dal porto turistico di Riposto.

martedì 16 novembre 2010

L'Ospedale di Giarre e l'inaugurazione del PTA

(Riporto l'interessante nota di Francesca Arnone.)

Oggi, 15 novembre 2010 è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Giarre il PTA (Presidio Territoriale di Assistenza).Ecco cosa succede.
I PTA dovrebbero essere dei servizi sanitari, che, concepiti con lo scopo di razionalizzare la spesa e l’offerta sanitaria, offrono, in alternativa ai servizi ospedalieri, prestazioni di tipo ambulatoriale per casi, soprattutto, di malattie croniche, come ad esempio il diabete. Di fatto sono dei servizi ambulatoriali, previsti e finanziati (almeno per ora, per il futuro non si sa perché non vi è alcuna garanzia di continuità) dalla Legge Regionale di riforma del sistema sanitario siciliano. Forse, in un contesto di sanità che funziona e dislocati efficacemente nel tessuto territoriale, possono essere un filtro tra i medici di famiglia e gli ospedali. Ma un PTA collocato dentro un ospedale, quello di Giarre, che da anni si sta vedendo progressivamente svuotato di reparti, di personale e di strumentazione non può non destare il sospetto che si tratti, in realtà della vera morte dell’Ospedale di Giarre in quanto tale e del suo declassamento a mero poliambulatorio, come peraltro avvenuto in altre realtà territoriali in cui è stato implementato. Nonostante vi siano tutte queste premesse negative, l’inaugurazione ha avuto il bene placido dell’Amministrazione comunale giarrese, che incapace posizioni indipendenti e critiche, si è detta, per bocca del sindaco, sig.ra Sodano, felice perché "una apertura è meglio di una chiusura”. E non solo, l’evento è stato inserito in un il clima generale da kermesse trionfalistica! I vertici della ASP di Catania, i vari rappresentanti istituzionali regionali e locali e due dei massimi rappresentanti nazionali del PD (Livia Turco e Anna Finocchiaro) tutti hanno tratteggiato in termini di vittorioso traguardo l’inaugurazione di questo PTA!!
Di contro a questo clima festoso e raggiante (??!!??) una città un territorio, assenti, almeno in forme organizzate di massa, come ad esempio una grande contromanifestazione! Peccato! Sarebbe stato un bel segno di dissenso netto e compatto, che avrebbe marcato chiaramente le responsabilità e le differenze tra politici e dirigenti ASP plaudenti da un lato e cittadini, desiderosi solo di difendere il proprio diritto alla salute dall’altro.
Ciò nondimeno non posso non ricordare che segnali concreti di una cittadinanza attiva, che reclama diritti e che propone, ci sono nel nostro territorio e vanno giustamente evidenziati.
In primo luogo la Rete di associazioni e cittadini, che oggi ha manifestato il proprio dissenso con l’assenza all’inaugurazione, da tempo si batte, forte anche del consenso di circa 16 mila firme raccolte, per la difesa dell’Ospedale di Giarre come realtà funzionante . Lo ha fatto, e continua a farlo, tallonando l’ASP sul rispetto degli impegni assunti, riuscendo a portare la questione all’attenzione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sugli errori in campo sanitario ed infine da ultimo strappando all’ASP la redazione della carta dei servizi ospedalieri forniti dal Presidio di Giarre, documento quest’ultimo importante ed “ovvio”, ma che tuttavia non era stato fino ad ora prodotto. Altri gruppi e singoli cittadini sono pure presenti nell’hinterland giarrese ed oggi hanno manifestato visibilmente presentandosi all’inaugurazione con una provocatoria lapide in polistirolo dell’Ospedale di Giarre e chiedendo il “commissariamento dell’ASP 3”.
Le presenze di cittadinanza attiva, dunque ci sono, ma, ahimè, spesso non trovano il giusto rilievo negli organi di stampa locali e spesso sono oggetto di critiche e polemiche sterili, anche intestine.
Ecco, dopo quanto fin qui esposto credo che di positivo ci sia almeno una cosa: una chiara individuazione di responsabilità (della Regione, dell’Amministrazione comunale giarrese e purtroppo anche del PD) nell’avere voluto questo modello di sanità e nell’averlo così applicato nel Distratto di Giarre!! Ricodiamocene tutti bene, da oggi in poi, e facciamo le nostre osservazioni e valutazioni!