lunedì 13 aprile 2009

Protezione civile a Giarre

A distanza di quasi un anno e, dopo i tragici fatti d'Abruzzo, ho deciso di fare questo repost.
Mi sembra che non sia cambiato nulla e che un piano di protezione civile che non viene aggiornato dal 1998, sia una cosa impresentabile. Cosa succederebbe ai cittadini giarresi in caso di calamità paragonabile o peggiore di quella di questi ultimi giorni. Ci dobbiamo affidare sempre e comunque alla buona sorte?




Ho trovato sul sito del Comune di Giarre il piano di emergenza comunale in formato pdf che linko qui.
Pur essendo la nostra una zona altamente a rischio, sia a causa di eventi sismici, sia a causa di eventi idrogeologici e vulcanici, non nutro molta fiducia che, in caso di emergenza, tutti sappiano esattamente cosa fare e dove trovarsi.
Tra l'altro, qualche tempo fa un mio amico mi fece notare che la struttura che ho fotografato (che è ubicata in una delle più celebri incompiute di Giarre: il campo di polo), potrebbe essere a rischio di accessibilità in caso di terremoto. Vi si accede infatti da una via privata abbastanza stretta delimitata da un muro che non sembra proprio a prova di terremoto. Eccolo:


Spero che i tecnici abbiano tenuto conto della possibile ostruzione dovuta a crollo del muro in caso di terremoto, anche se effettivamente il muro screpolato e "antico", da questo punto di vista, è abbastanza inquietante...

Saluti a tutti

Isidoro Bonaventura

P. S. Invio il link di questo post anche all'indirizzo email del Comune di Giarre servizio.protezionecivile@comune.giarre.ct.it nella speranza di poteredare presto anche qualche notizia positiva.

(postato per la prima volta il 24/07/2009)

domenica 5 aprile 2009

Finanza etica: non è un ossimoro

La crisi economico-finanziaria è globale, nessun Paese ne è immune e tutti ne facciamo i conti. Le banche sono in crisi, le piccole e medie imprese pure, per non parlare dei lavoratori e delle famiglie, che se già faticavano a tirare avanti, trovano adesso molte più difficoltà a poter accendere un mutuo.
Eppure in questa situazione c'è una banca in controtendenza, i cui titoli rendono, che presta soldi anche per progetti ecologici o di edilizia popolare o per immigrati, che applica tassi di interesse inferiori al 2% e che arriva a finanziare anche il 100 % dell'importo della casa! Si tratta di Banca Etica. Ne parlo non per fare pubblicità ad una banca piuttosto che ad un'altra, ma perchè è importante, a mio avviso, che si conosca una simile realtà positiva. L'idea di fondo è etica, e non solo:funziona! Nata nel 1999, ha compiuto 10 anni. E' il frutto degli sforzi di agenzie del terzo settore di varia estrazione, dalle ACLI all'ARCI che hanno investito nella fiducia alle imprese ed ai lavoratori, preoccupandosi meno delle altre delle famose garanzie, e dimostrando, nei fatti, che il credito alle idee serie paga più di fumose credenziali. La percentuale di somme non restituite è infatti bassissima: 0,45 %. Vi metto il link al sito di Banca Etica. Purtroppo da una rapida occhiata alle sedi, ho visto che nella Sicilia orientale non ce ne sono (ce ne è solo a Palermo ed Agrigento). Però, proprio per questo, secondo me, occorre che le idee circolino e che si faccia opinione e pressione anche su queste cose, sì da avere contagiare positivamente anche il nostro territorio.
Saluti a tutti,
Nancy
P.S. Le notizie sono tratte dall'articolo di Paolo Casicci "La crescita della Banca Etica dà credito all'Etica" su "Il Venerdì" di Repubblica del 3 aprile 2009.